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CUCINA ITALIANA_2021

이탈리아 크리스마스의 틀리기 쉬운 메뉴 다섯가지,Menu di Natale: 5 errori che facciamo spesso,Ricette per il pranzo di Natale



 www.tsori.net


Menu di Natale: 5 errori che facciamo spesso
-이탈리아 크리스마스의 틀리기 쉬운 메뉴 다섯가지-





메리~크리스마스...!!


성탄절이 열흘 앞으로 다가왔다. 한 해가 다 저물어 간다. 곧 새해가 다가온다는 신호처럼 연말연시를 들뜨게 만드는 절기가 코 앞에 다가온 것이다. 그런데 요즘 우리나라의 성탄절 풍경은 예전만 못하다. 예전만 못한 것 같다. 꽤 오래 전 대한민국이 밥술이나 뜨기 전 가난한 시절에는 성탄절이 설레는 날이었다. 루돌프 사슴과 산타 할아버지는 먼 나라에서 전해져 온 아이콘이었지만 성탄절만 다가오면 '루돌프 사슴코'를 흥얼거리곤 했다. 정작 크리스마스가 되면 별 볼일(?)이 없음에도 불구하고 아이들은 마냥 신나는 것. 크리스마스와 겨울방학이 절묘하게 맞아떨어지고 있었던 것이다. 


요즘은 지구가 온난화를 겪으면서 한반도 이남에서 한파와 눈구경을 쉽게 할 수 없지만, 1960대의 부산만 해도 한겨울은 강원도 오지 만큼 춥고 눈이 많이 내렸다. 먼나라의 성탄절 분위기가 저절로 느껴질 정도였던 것. 그러나 요즘은 날씨도 그렇지만 사람들의 눈높이가 예전과 달라졌는 지, 사람들은 웬만한 이벤트에 감동을 하지 못한다. 세상이 대명천지로 변하고 물질이 넘쳐나는 세상이며 배부르게 밥술을 뜨는 데도 불구하고 사람들은 별로 행복해 보이지 않는 것. 


왜 그럴까?...생각을 해 보니 경제적인 이유 때문인 것 같다. 정치적인 이유 때문인 것 같다. 문화적인 이유 때문인 것 같다...기타 등등. 여유가 있는 가정이나 개인은 모르겠지만 그 반대편에 있는 사람들은 신나는 절기 혹은 명절이 다가올수록 숨죽이며 사는 게 일상이 됐다. 특히 사람들을 바보로 반드는 텔레비젼 드라마속의 세트를 보면 대한민국은 세상에서 제일 잘 사는 나라같은 착각을 하게 만든다. 빈부의 양극화를 부채질 하는 게 바보상자의 역할일까.


아무튼 성탄절은 숨죽여 사람들이나 여유가 있는 사람들 모두에게 한 해를 돌아보게 만드는 절기같다. 한 성자를 통해 우리를 거울처럼 비춰볼 수 있는 것. 성탄절을 기념하는 풍습은 나라 마다 적지않은 차이를 보이지만, 카톨릭 국가들은 최고의 명절임에 틀림없다. 여행중에 겪어본 먼나라의 성탄절은 마치 자기들 부모님 생신 이상으로 중요한 행사이자 최고의 잔치가 벌어지고 있는 것. 온 가족이 테이블에 둘러앉아 성탄절을 즐기는 모습은 우리가 교회를 중심으로 성탄절을 즐기는 것과 매우 다른 풍경이었다. 


우리는 교회 행사를 중심으로 치루는(?) 성탄절이었지만 그들은 가족과 친지,친구와 공동체 등이 한데 어우러진 축제였다. 성탄절이 시작되는 겨울부터 긴 축제가 이어지는 것. 남반부에서는 이때부터 바캉스 시즌에 접어들면서 여행 명소들은 미어진다. 한마디로 '6.25 때 난리는 난리도 아니다'라고 할 정도로 난리 법석인 것. 사정이 이러하다 보니 난리법석 가운데도 질서를 찾아야 하는 것. 손님을 대접하는 격식으로부터 초대되었을 때 하지 말아야 하는 예법 등이 잘 정리되어 있는 것. 


오늘 본문에 등장하는 내용은 평소 자주 찾게되는 음식 사이트 딧사포로(http://www.dissapore.com/)에 게재된 <이탈리아 크리스마스의 틀리기 쉬운 메뉴 다섯가지-필자주>에 관한 것. 우리 문화와 비교해 보면 매우 낮설다. 하지만 혹시라도 이탈리아 혹은 유럽 등지로 여행을 떠나 성탄절을 맞이하면 참고하면 좋을 듯 해 포스팅해 봤다. 아울러 소개되는 영상은 크리스마스의 점심(il pranzo)을 넉넉하게 만드는 어느 셰프의 현란한 요리 솜씨를 담았다. 


그런데 이탈리아 음식과 문화 등에 심취하기 시작하면서 늘 마음에 걸리는 게 있다. 우리가 과연 이렇게 화려한 음식을 앞에 두고 즐거워 해야 하는가 싶은 것. 가난한 이웃들에겐 그림의 떡이 화려한 요리 세계인 것. 우리나라는 물론 지구촌 곳곳에는 여전히 배고프고 굶주린 사람들이 적지않다. 성탄절은 더 낮아질 곳이 없고, 더 가난할 수 없는 사람들을 위한 축제의 날. 지구별에 사는 가난한 이웃들이 환하게 웃는 날이 하루라도 빨리 왔으면 좋겠다. Buon Natale!~

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Menu di Natale: 5 errori che facciamo spesso


Ci siamo. Le settimane che ci separano dal Natale si contano sulle dita di una mano e presto partirà il tourbillon degli inviti per scambiarsi gli auguri.Se prevedete di fare (almeno) una cena con gli amici, dovreste pensare per tempo alla compilazione del menu. Che deve rispondere a tre regole: essere invitante, non appesantire gli ospiti e lasciarvi il tempo di stare con loro. Facile intuire che gli errori sono dietro l’angolo. Sono qui per aiutarvi a evitarli, e permettervi di godervi la festa. Con una precisazione: le regole sono generali e, quindi, valgono per qualunque occasione.

1. RIPETERE GLI INGREDIENTI E/O I SAPORI

Evitarlo dovrebbe essere la vostra preoccupazione numero uno. Soprattutto quando si tratta di elementi molto caratterizzanti o che saltano subito all’occhio. Due o più portate guarnite da olive, capperi o da pomodorini ciliegia (che, detto fra noi, fino a maggio non dovreste neppure comprare). Due o più portate agrodolci o decisamente piccanti (a meno che non si tratti del tema della vostra cena, ma che temi scegliete?). 


E così via. La ripetizione, a tavola, viene rapidamente a noia. Fa sospettare che non siate dotati di creatività ed è in fondo facile da evitare ripassando le ricette e studiando, se è il caso, le opportune sostituzioni. Questo fra l’altro vi mette al riparo da situazioni incresciose: tipo avere un ospite che non magia “hot” e salta due portate su quattro. Ma ne parliamo più diffusamente al punto successivo.

2. NON CONOSCERE GUSTI E/O INTOLLERANZE ALTRUI

So che qui qualcuno storcerà il naso, ma a mio avviso la prima regola dell’ospitalità vuole che la persona seduta alla nostra tavola sia messa a suo agio. Intolleranti a questo e quello o diversamente gourmet (leggi vegetariani e vegani) fanno ormai parte della cerchia di amici di ognuno. 


Poi ci sono quelli che non mangiano il pesce (avevate pensato a un menu di mare? dirottate sulla terra), quelli che detestano il bollito (volevate fare uno “speciale lesso”? la prossima volta) e via discorrendo. Tenere conto di gusti ed esigenze non è una “forzatura” alla vostra cucina, piuttosto una piacevole sfida: quella di accontentare i vostri ospiti e mandarli a casa sazi e felici. 


E se con gli amici storici la questione si è già posta in passato e sapete, quindi, come comportarvi, non tralasciate di chiedere alla vostra amica del cuore cosa gradisce mangiare il suo nuovo compagno. Lo dico per esperienza, dopo aver invitato il recente boy friend della Giovanna che, di religione ebraica, si è trovato estremamente a disagio di fronte ai miei gamberoni alla piastra avvolti nel lardo. E io con lui (Giovanna, grrr!).

3. MISCHIARE MELE E PERE

Servireste eleganti capesante al burro come antipasto seguite da una teglia ignorante di lasagne al ragù? Un robusto tagliere di salumi nostrani e sottaceti a precedere un delicato San Pietro al vapore? Non si tratta di non mescolare carne e pesce, quanto di scegliere un tono per il vostro menu, che sia raffinato o rustico, e seguirlo con rigore. 


Al contrario, potreste disorientare gli ospiti che, come biglie impazzite di un flipper gastronomico, si troverebbero a schizzare da un sapore all’altro. Un buon menu è armonico, segue una linea coerente e, se vuole mettere insieme terra e mare, lo fa con il criterio dell’intensità dei sapori. 


Nessuno vieta di aprire le danze con un crudo di spigola per poi proseguire con un risotto soft a base di ortaggi e un secondo di carni bianche. Né di mescolare sulla stessa tavola (seppure in momenti diversi) pesce azzurro e carni rosse con cotture semplici. Anche qui, si tratta di una sfida alla vostra creatività: vincetela!

4. FARE PIÙ DI QUATTRO PORTATE (E OFFRIRE PIÙ DI DUE VINI)

Nessuno di noi è più abituato a mangiare antipasto, primo, secondo, contorno e dessert. Nemmeno al ristorante. Naturalmente, non è possibile comporre un menu monco, il dolce non si tocca e le quattro portate sono dunque la giusta dimensione su cui orientarsi. Ciò detto, evitate di raddoppiare gli antipasti, di proporre un bis di primi, di cucinare due tipi di carne o di pesce. 


Ospiti sazi e felici non significa pieni come un uovo, a caccia del diger seltz. O volete davvero che mangino troppo e lascino lì la vostra deliziosa mousse al cioccolato, la torta caprese, il cremoso di ricotta? A completare l’equilibrio di un menu c’è, come è ovvio, anche il vino. E se è vero che nel paradiso dei buongustai a ogni piatto si abbina il suo nettare, è anche vero che offrire quattro bottiglie diverse, dall’antipasto al dolce, potrebbe creare problemi sia a voi (siete sommelier tanto esperti da azzeccarli tutti quanti?) sia a chi non è abituato a bere e/o non ama mischiare. 


Del resto, se il menu è ragionato non dovrebbe essere troppo difficile accostarvi un’unica bottiglia (siete titubanti? bollicine!), cambiando vino solo al momento del dessert. Se proprio volete far sfoggio della vostra cantina, riservate il terzo vino, spumante o prosecco, all’aperitivo di benvenuto.

5. NON CALCOLARE I TEMPI

Non tutti siamo abituati a cucinare un menu completo di più portate, perciò il problema si pone. Anche scegliendo ricette già collaudate (a proposito, mai sperimentare piatti nuovi con gli ospiti), il rischio che le preparazioni si accavallino e i tempi si dilatino è più che concreto. 


Ecco allora che, soprattutto se l’occasione è importante (tipo che invitate a cena il vostro capo, o i suoceri!), occorre un briciolo di organizzazione. Radunate le ricette che volete fare e, se sono “nella vostra testa”, buttatele giù su un pezzo di carta. E ancora individuate i tempi morti (riposi, cotture in forno, eccetera) in cui incastrare altre preparazioni e, di contro, i punti critici cui dedicare tutto il tempo e l’attenzione necessari. 


Stabilite anche tutto quello che potete preparare prima, dal sugo per il primo alla pulizia di pesce e ortaggi, dalla pasta fresca, che qualche ora all’aria la regge, al dolce. Soprattutto, evitate come la peste un menu in cui compaia più di una ricetta che richieda la vostra presenza finale ai fornelli per un tempo maggiore di 5 minuti. Volete stare a tavola con gli amici? Non pensate neppure lontanamente di servire risotto (20 minuti di cottura) e cotolette (10-15 minuti di frittura). 


E insomma, siamo solo all’infarinatura, ai primordi di un menu ragionato, ma credo di avervi fornito gli spunti giusti per cominciare a pensare: cosa intendete cucinare per la vostra classica cena con gli amici targata Natale 2015? 

<DA http://www.dissapore.com/cucina/5-errori-da-non-fare-quando-si-sceglie-il-menu-di-natale/>


Ricette per il pranzo di Natale






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