Gualtiero Marchesi(사진 가운데) con Elenoire Casalegno e il produttore Riccardo Pasini
일꾸오꼬 알마 이탈리아 교장(È rettore dell'ALMA (cucina), Scuola Internazionale di Cucina Italiana ) 괄띠에로 마르께지의 근황입니다.
19 gennaio 2016
di Carlotta Garancini
Gualtiero Marchesi spiazza tutti e, dopo aver dichiarato che di talent show culinari ne aveva abbastanza, ora torna in tv. E lo farà, scontato dirlo, con un nuovo programma di cucina. Si chiamerà Il pranzo della domenica: sei puntate in tutto in compagnia della showgirl Elenoire Casalegno che saranno trasmesse su Canale 5 ogni domenica, alle 10, a partire dal 7 febbraio.
Non si tratta di un passo indietro e nemmeno di un ripensamento: il Maestro per eccellenza della cucina italiana vuole fare la differenza e lanciare un messaggio. «Ho sempre criticato i programmi che illudono concorrenti e pubblico – spiega Marchesi – che puntano solo sul lato spettacolare e competitivo.
Il mio è un mestiere che ha bisogno di ben altro impegno, esperienza e fatica. Nel 1992, registrai cento puntate di Ristorante Italia per Rai 1. Ora, è arrivato il momento di utilizzare lo spazio televisivo per qualcosa di diverso, di più educativo».
Il pranzo della domenica sarà dunque diverso da tutti gli altri format, a partire dal significato della location, l’ottocentesca Reggia di Colorno (a pochi chilometri da Parma), sede di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di cui Gualtiero Marchesi è rettore e che è nota per essere tra le più autorevoli al mondo.
«Un luogo vero di studio - ha affermato - dove in palio c’è la conoscenza, non la sfida per la sfida, dove non si gareggia, ma ci si prepara per un esame, il primo di quelli che la vita ci riserverà». E il premio per il concorrente più meritevole sarà, come pensa Marchesi, «unico veramente sensato» perché dà la possibilità di continuare a studiare”, ovvero l’accesso alla Scuola attraverso un’Alma Experience.
Un momento del nuovo programma, «Il pranzo della domenica» (Canale 5)
Ma in cosa consisterà il programma? Ogni puntata vedrà la partecipazione di un concorrente che realizzerà un menù. Gli stessi piatti che lo compongono verranno poi riprodotti anche dai diplomati della Scuola per mostrare il modo più corretto di eseguire la ricetta evidenziando gli errori del concorrente.
Quindi il momento del giudizio. Tre i giudici, tutti docenti di Alma: Matteo Berti, Tiziano Rossetti e Bruno Ruffini: «Assaggeremo il piatto e ognuno di noi valuterà la scelta che è stata fatta e la tecnica di realizzazione – ci racconta Berti – Premieremo la semplicità e la conoscenza della cucina.
L’inventiva, infatti, porta con sé sempre molti problemi se una persona non possiede le basi: è meglio optare per un piatto semplice, come una pasta al pomodoro, ma fatto come si deve, con la cultura necessaria e nel rispetto della materia prima».
Se Berti sarà il giudice più «serio» («faccio fatica a giocare con il cibo», ci spiega), Tiziano si mostrerà il più aperto alle sperimentazioni, Bruno il più tecnico. E Gualtiero Marchesi? «Il grande chef sarà il supervisore supremo, colui che osserverà, assaggerà, accompagnerà i concorrenti, li consiglierà, sempre con quella gentilezza che viene dalla sua maestria».
Su una cosa, infine, tutti i giudici concordano: «Siamo qui per parlare di cibo e rispettarlo, per insegnare e dare consigli, ma senza aggredire nessuno. Niente stress».
Biografia di Gualtiero Marchesi
Gualtiero Marchesi (Milano, 19 marzo 1930) è un cuoco e ristoratore italiano.
Viene unanimemente considerato il fondatore della "nuova cucina italiana", ed è a parere di molti lo chef italiano più noto nel mondo[1][2], e che sicuramente ha contribuito allo sviluppo della cucina italiana, ponendo la cultura culinaria italiana tra le più importanti del mondo.
Nasce a Milano da una famiglia di ristoratori di San Zenone al Po, in provincia di Pavia, grazie alla quale muove i primi passi in ambito gastronomico e nella ricerca del proprio, personale percorso culinario. Nel dopoguerra si trasferì in Svizzera, dove perfezionò la sua conoscenza frequentando, dal 1948 al 1950, la scuola alberghiera di Lucerna. Rientrato in Italia, rimase per alcuni anni nell'albergo familiare, per proseguire il suo perfezionamento a Parigi. Nel 1977 fondò il suo primo ristorante nel capoluogo lombardo, ottenendo nel 1978 il riconoscimento della stella dalla Guida Michelin, e nel 1986 ricevette, primo ristorante in Italia, il riconoscimento delle tre stelle della guida francese, passando a due dal 1997 in avanti. Al riconoscimento della Guida Michelin fecero seguito il riconoscimento di commendatore nel 1991[3] conferito dal presidente Francesco Cossiga.
Tra i suoi allievi che oggi riscuotono molto successo si possono ricordare Mirella Porro, Antonino Cannavacciuolo, Enrico Crippa, Carlo Cracco, Antonio Ghilardi, Ernst Knam, Karsten Heidsick, Lucia Pavin, Alessandro Breda, Andrea Berton, Paola Budel, Pietro Leemann, Paolo Lopriore, Michel Magada, Vittorio Beltramelli, Marco Soldati, Antonio Poli, Davide Oldani. È rettore dell'ALMA (cucina), Scuola Internazionale di Cucina Italiana con sede in Colorno (Parma) e nel giugno 2006, fonda la Italian Culinary Academy a New York[4].
In occasione dei suoi ottant'anni nasce il 19 marzo 2010 la Fondazione Gualtiero Marchesi che ha come missione la diffusione del bello e del buono in tutte le arti, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla cucina.
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