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VIVE A FIRENZE

이탈리아 여행지도 20개 주 상세정보,Le Regioni d'Italia



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Le Regioni d'Italia
-이탈리아 여행지도 20개 주 상세정보-

 

 

 

이탈리아의 문화와 역사 등에 대해 얼마나 알고있을까...?

 

우리나라의 역사와 문화 등에 대해서도 잘 알지 못하면서 먼 나라 딴 나라를 잘 안다는 건 쉽지않다. 먼 나라의 정보는 그저 단편적인 이야기를 전해듣거나 '듣보잡' 소식통으로부터 그게 전부인양 고개를 끄덕인 정도랄까. 한 때 지구별의 수도였던 로마(Roma[각주:1])를 가진 카톨릭 국가, 세계인들이 즐기는 음식과 깐소네와 고급 자동차와 패션의 본고장...등등 

 

이탈리아의 속 모습은 보통사람들이 알고있는 것 보다 많이도 달랐다. 이탈리아 음식 문화 등 이탈리아를 본격적적으로 뒤져보기 시작하면서 끝도 없이 펼쳐지는 이탈리아만의 색깔이 매력적으로 다가오는 것. 그래서 오늘은 이탈리아의 20개 주(Le Regioni d'Italia )의 상세정보를 알아봤다. 아마도 적지않은 분들은 이탈리아를 이루고 있는 주(州)가 몇 개인지 조차 모를 것 같기도 하다. 이탈리아어 수업을 하는 동안 질문에 대답하는 학생들이 없었기 때문이다. 

 

필자는 용케도 이탈리아의 주가 20개란 걸 알게 됐다. 이탈리아 음식과 문화 등을 연구하려면 이탈리아에 대한 관심을 보다 많이 기울여야 할 것이므로 익혀둔 게 효과(?)를 발휘한 것. 아울러 이탈리아에 상존하는 최소한 12~13개나 되는 언어(우리는 '방언'이라 부르지만 현지인들은 언어(lingua)라고 한다)에 대한 정체성 등을 알아야 할 것 같았다. 서로 다른 언어와 문화가 뒤섞인 게 오늘날 이탈리아 공화국(이탈리아 (이탈리아공화국) [The Italian Republic])을 이루고 있는 것.

 

사정이 대략 이러하므로 각 지역별 요리와 문화는 매우 이질적이었고, 이탈리아의 북부와 남부는 물과 기름처럼 정체성이 매우 달라 보였다. 지중해에 발을(?) 담군 반도국가 이탈리아는 크고 작은 왕국이 산재했으며, 포도원이 100만개나 되는 세계 최고의 포도산지였다. 이탈리아를 알면 알수록 매력에 빠져드는 것. 아래 이탈리아 20개 주 상세정보(http://www.aledo.it/mediasoft/italy/)는 이탈리아를 개관해 볼 수 있는 귀한 자료로 이탈리아를 알고 싶은 사람들에게 매우 유용할 것 같다. 천천히 둘러보시기 바란다. 

<FOTO http://blog.daum.net/kimjaegon/15856536>

이탈리아어 내가 꿈꾸는 그곳 보기


 

Valle d’Aosta

 

Mediasoft
VALLE D'AOSTA valle aosta
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da una provincia: Aosta
Capoluogo - Aosta
Superficie - kmq 3262
Parche Nazionali - Parco Nazionale del Gran Paradiso (1922)

Валле Д`Аоста
Russian Version
grafico valle aosta

valle aosta Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
I Romani dopo aver sconfitto i Salassi, un popolo gallico stabilitosi nella valle della Dora Baltea nel 25 a.C., fondarono una città dove sorgeva un accampamento. Fu chiamata in onore di Ottaviano Augusto, Augusta Praetoria e da quel nome ne deriva il nome attuale della Regione e della città: Aosta.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
E’ circondata dalle Alpi Graie dove troviamo il Gruppo del Gran Paradiso e del Monte Bianco e dalle Alpi Pennine con il Monte Cervino e il Monte Rosa. Tutta la regione interamente montuosa è raccolta intorno alla valle formata dalla Dora Baltea, dove si trovano altre numerose valli: la Val Ferree, la Valle del Gran San Bernardo, la Val Tournanche, la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney, a destra la Valle della Thuile, la Valgrisanche, la Valsavaranche e la Val di Cogne. I valichi naturali più importanti che consentono di superare l’alta catena montuosa sono il Piccolo San Bernardo che collega l’Italia alla Francia e il Passo del Gran San Bernardo che collega la Valle d’Aosta alla Svizzera. Questi passi si trovano ad altitudini molto alte, oltre i 2000 m., quindi buona parte dell’anno non sono transitabili a causa della neve e del ghiaccio. Già il popolo dei Romani usava questi passi come via di transito della città di Aosta.

 


Lo stambecco è diventato il simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso

Paesaggio:
Nella più piccola regione d’Italia ci sono le più alte montagne d’Europa. L’aspetto della Val d’Aosta è quello tipico dell’alta montagna con gole strette e rocciose, punte altissime, neve e ghiacciai perenni, prati colorati, pascoli, boschi, piccoli villaggi, case tipiche, alberghi lussuosi e strade con ripide pendenze.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
La struttura geografica permette di usufruire di pochissime aree coltivabili. Le colture sono solo quelle caratteristiche di montagna vale a dire patate, segale, mele e pere. La coltura più importante è comunque quella del foraggio per l’allevamento di bovini, quindi è notevole la produzione di carne, di burro e formaggi, oltre a tutti i prodotti latticini.

Industria - Turismo:

veduta del castello di fènis
Veduta del Castello di Fénis

La presenza di molta acqua ha sviluppato l’industria idroelettrica, la quale è prodotta in eccesso ai fabbisogni locali ed è quindi convogliata anche in Piemonte. Importanti sono anche le industrie siderurgiche, chimiche e minerali con la zona di Cogne e La Thuile dove si estrae il ferro per la produzione di acciai speciali. Situata nelle vette d’Europa, la Valle d’Aosta è una delle zone turistiche più importati e rinomate d’Europa. Grazie all’ottima organizzazione e gestione alberghiera, alle stazioni sciistiche con i moderni impianti di risalita, ai rifugi e al personale qualificato come maestri di scii e guide alpine, la Valle d’Aosta assicura il turismo quasi tutto l’anno e perciò garantisce oltre che ai posti di lavoro anche un ingente reddito, al quale contribuisce anche il famoso casinò di St. Vincent.

Posizione e Confine:
La regione è immersa tra le Alpi Graie e le Alpi Pennine. Confina a nord e a ovest (confine politico dell’Italia) con la Francia e la Svizzera, a est e a sud con il Piemonte, di cui geograficamente ne fa parte.

Fiumi - Laghi:
Il fiume principale è la Dora Baltea con molti piccoli affluenti naturali che nel tempo hanno scavato delle valli laterali, confluendo tutti a spina di pesce nella Conca della Dora Baltea.

Clima:
Il clima è tipico delle regioni alpine: freddo rigido d’inverno e fresco d’estate. Nel periodo da ottobre a marzo nevica abbondantemente, sia in alta montagna che nelle valli.

Popolazione:
La popolazione si è insediata soprattutto nel fondovalle e lungo il corso della Dora Baltea. Circa un terzo vive nella città di Aosta, il resto in piccoli paesi e borghi attorno alla città. La maggior parte degli abitanti parla un dialetto francese, il patois franco-provenzale e il bilinguismo è ufficialmente riconosciuto, anche negli atti pubblici e amministrativi. Le scuole hanno l’obbligo di insegnare la lingua francese. Una piccola minoranza che si trova nella Valle di Gressoney parla la lingua tedesca e gli abitanti sono chiamati Wals.er.

Comunicazioni:
Con l’apertura dei due trafori, quello del Gran San Bernardo e quello del Monte Bianco inaugurato nel 1963, si ebbe un grande vantaggio economico per la regione. L’autostrada collega Aosta a Torino. Non ci sono reti ferroviarie internazionali, solo un linea regionale che attraversando la regione, partendo da Ivrea e arriva a Pré St.Didier vicino a Courmayeur.

 

 

Piemonte

 

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PIEMONTE

piemonte
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 8 province: Alessandria, Biella, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli
Capoluogo - Torino
Superficie - kmq 25399
Parchi Nazionali - Parco Nazionale del Gran Paradiso (1992),
Parco Nazionale della Val Grande (1991)

Пьемонт
Russian Version
grafico piemonte

piemonte Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
La Regione deve il nome che porta al fatto di trovarsi geograficamente parlando "ai piedi dei monti". Nel Medioevo si iniziò a chiamare già in questo modo una porzione di territorio pianeggiante posto ai piedi delle montagne alpine. Col passare del tempo rimase lo stesso nome per indicare un territorio più vasto, che è quello attuale.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Il Piemonte è toccato dall’Appennino Ligure, dalle Alpi Marittime, dalle Alpi Cozie che comprendono la vetta del Monviso, dalle Alpi Graie col Gruppo del Gran Paradiso e del Monte Bianco, dalle Alpi Pennine col Cervino ed il Monte Rosa e dalle Alpi Lepontine che si estendono nella parte orientale del Piemonte. Un gruppo di basse colline si scendono dall’Appennino Ligure verso il nord, sino al Po. Sono le Colline delle Langhe ricche di frutteti, il Monferrato ricco di vigneti e le colline di Torino.
A vederla dalla pianura, la muraglia alpina che ripara la regione sembra inavvicinabile e insuperabile; poi passando per i canaloni strettissimi si arriva sino ai passi, o valichi che collegano il Piemonte e la Francia.

 


Panorama della città di torino con lo sfondo
delle alpi

I principali valichi sono: il Colle di Tenda che collega Cuneo a Nizza, il Colle della Maddalena che congiunge la Valle della Stura con la Valle del Rodano, i passi del Monginevro, del Frejus e del Moncenisio dai quali passano importanti linee ferroviarie e stradali. Sul lato svizzero vi è il Passo del Sempione che collega il Piemonte con l’Europa nord-occidentale. Troviamo anche dei passi appenninici, che sono: il Colle di Cadibona, il Passo del Turchino, eil Passo dei Giovi. In Piemonte troviamo la parte occidentale della pianura Padana (‘la valle del Po’), che si estende sulla riva sinistra del Po. La zona più fertile della pianura piemontese è quella adiacente al Po e viene detta pianura bassa, mentre l’alta pianura che è compresa tra le Alpi e la zona collinare è quella meno fertile e più arida a causa dell’impermeabilità del terreno.

Paesaggio:
La regione è interna e non è bagnata dal mare. Le Alpi Marittime, Cozie, Graie, Pennine e quelle Lepontine, riparano la regione dalle perturbazioni del nord Europa; senza una graduale zona collinare, troviamo le pianure piemontesi, dove essendo coltivate maggiormente a riso ricoprono come uno specchio d’acqua questo territorio. Le colline sono molto ondulate e vi sorgono piccoli villaggi, poderi, vecchi castelli e piantagioni di alberi da frutto e vigneti.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
In Piemonte la coltura più importante è quella del riso, del granoturco, del frumento, di alcuni ortaggi e della frutta. La produzione del vino è modesta ma di qualità. Ricordiamo alcune qualità pregiate delle produzioni piemontesi: Barbera, Barbaresco, Barolo, Nebbiolo, Dolcetto e Grignolino. L’abbondanza dei pascoli naturali permette l’allevamento di bestiame, soprattutto bovini. Si produce quindi una considerevole quantità di carne, di burro e di formaggio.

Industria - Turismo:

panorama di sestriere, nota località sciistica piemontese
Panorama di Sestriere, nota località
sciistica piemontese

L’industria più importante è quella automobilistica (FIAT con la produzione di autovetture, autotreni, autocarri, pullman, trattori, aeroplani, carrozze ferroviarie, locomotori), l’industria meccanica (macchine per l’ufficio, calcolatrici, apparecchi elettronici per l’informatica), l’industria chimica (gomme, fibre artificiali e sintetiche, prodotti farmaceutici, prodotti alimentari e vinicoli) e infine le industrie del cemento, della carta e della concia delle pelli.

Posizione e Confine:
Il territorio piemontese comprende la parte interna delle Alpi occidentali con un tratto dell’Appennino e la parte occidentale della Pianura Padana. I confini con la Francia e la Svizzera determinano il confine politico dell’Italia. A sud confina con la Liguria e a est con la Lombardia e per un breve tratto con l’Emilia. A nord del territorio geografico piemontese si trova anche la Valle d’Aosta, che però forma una regione a sé.

Fiumi - Laghi:
I fiumi piemontesi sono tutti affluenti del Po e hanno un regime alpino, visto le magre invernali e le piene in primavera ed estate. Questo è dovuto dai serbatoi dei ghiacciai e dalle piogge d’alta quota che in primavera, quando cominciano a sciogliersi, scendono velocemente dai torrenti e confluiscono nei fiumi. Il Po con 652 km di percorso è il fiume più lungo e con maggior portata d’acqua, nasce dal Piano del Re dal Monviso e attraversa tutta la regione. I principali affluenti di sinistra sono la Dora Riparia, la Stura di Lanzo, l’Orco, la Dora Baltea che scende dalla Valle d’Aosta, la Sesia , il Ticino e il Toce che confluisce le sue acque nel Lago Maggiore. In numero minore sono gli affluenti di destra con il Tanaro dove confluiscono la Bormida e la Scrivia. Tutte le montagne che circondano il Piemonte sono cosparse da centinaia di micro-laghi, detti laghi alpini. I laghi più grandi che il Piemonte possiede sono la riva occidentale e la zona nord a confine con la Svizzera del Lago Maggiore e quelli del Lago d’Orta e del Lago di Viverone.

Clima:
Nella zona alpina è molto freddo. Il clima però in pianura è continentale, vale a dire inverni freddi e spesso asciutti, estati calde, piogge primaverili e invernali. Spesso vi sono formazioni di nebbie come del resto è caratteristico in Pianura Padana. Sulle rive dei laghi il clima è mite.

Popolazione:
La popolazione non è equamente distribuita tanto meno in montagna e in alta collina. Il forte addensamento si trova nel grosso agglomerato urbano di Torino. Lo sviluppo industriale ha favorito il fenomeno dell’immigrazione dalle altre regione, in special modo dalla Calabria, Puglia, Sicilia, Marche e Veneto. Gli stessi abitanti piemontesi lasciarono le campagne per trasferirsi nei centri più industrializzati. In molti dei poderi abbandonati subentrarono agricoltori immigrati, attratti dal miraggio della città.

Comunicazioni:
La fitta rete di comunicazione sia stradale che ferroviaria, ha una certa importanza europea per quanto riguarda sia il commercio che il turismo. Due reti ferroviarie e quattro autostrade collegano la regione al resto dell’Italia e all’Europa, oltre che al porto di Genova dove si trasportano molti prodotti da imbarcare per l’esportazione internazionale. Il principale aeroporto si trova a Torino (Caselle).

 

 

Trentino Alto Adige

 

Mediasoft TRENTINO ALTO ADIGE trentino alto adige
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 2 province: Bolzano, Trento
Capoluogo - Trento
Superficie - kmq 13613
Parchi Nazionali - Parco Nazionale dello Stelvio (1935)

Трентино-Альто-Адидже
Russian Version
grafico trentino alto adige

trentino alto adige Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Questa regione ha due nomi perché è composta da due regioni distinte: la parte meridionale è il Trentino che prende il suo nome dal capoluogo, cioè Trento, dal latino Tridentum (antico municipio) e la parte settentrionale Alto Adige, chiamata così perché è situata nel bacino del corso superiore di questo fiume. Sud Tirolo è il nome tedesco dell’Alto Adige perché fino al 1918 questa regione faceva parte del territorio austriaco del Tirolo. Successivamente la regione si chiamò Venezia Tridentina fino al 1948, anno in cui prese il nome attuale.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Imponenti catene montuose caratterizzano le zone di questa regione. A nord troviamo la catena alpina delle Alpi Atesine che comprende le Alpi Venoste e quelle Aurine (vetta d’Italia). A sud troviamo le Alpi Retiche meridionali (Adamello, Ortles , Cevedale e il gruppo del Brenta). Ad est il massiccio delle Dolomiti è costituito da un tipo di roccia biancastra ricca di magnesio e di calcio. Le vette più elevate sono la Marmolada, il Catenaccio e il Latemar. I gruppi montuosi del Pasubio e dei monti Lessini, fanno parte delle Prealpi. La Valle dell’Adige si chiama Val Venosta nella parte altoatesina e Val Lagarina nel Trentino, ed è ricca di frutteti e vigneti.

 


La Valle di Solda

Altre valli da ricordare sono: la Val di Sole, la Val Pusteria e la Val di Non percorse dal fiume Noce, le Valli di Cembra, la Valle di Fiemme e la Val di Fassa percorse dal fiume Avisio, la Val Sugana percorsa dal Brenta e la Val Gardena.
I valichi che mettono il Trentino Alto Adige in comunicazione con l’Austria, sono il Passo di Resia, il Passo di Dobbiaco e quello del Brennero. Tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige ci sono il Passo dello Stelvio e il passo del Tonale. Il Passo Pordoi e il Passo Rolle mettono in comunicazione la Regione con il Veneto.

Paesaggio:

 


Panorama di Merano

Il paesaggio del Trentino-Alto Adige è composto da enormi massicci montuosi con dei scintillanti ghiacciai dove tra fitte nebbie si intravedono le valli. Dai monti e dai ghiacciai, scendono abbondanti le acque che in moltissimi anni hanno solcato il territorio e scavato le montagne al punto di trasformare queste zone in meraviglie della natura. C’è spesso un panorama di frutteti e boschi di conifere, pascoli e vertiginose pareti di roccia che strapiombano per centinaia di metri; fiumi e selvaggi torrenti scrosciano tra le rocce.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
I principali prodotti che vengono coltivati nelle valli, sono: patate, ortaggi e alberi da frutto (ciliegi, susini e soprattutto meli). Ci sono vigneti che danno ottimi vini, alcuni dei quali molto pregiati. Il Trentino Alto Adige è una delle regioni più boscose d’Italia: ci sono soprattutto larici, abeti rossi, pini silvestri e faggi.

Industria - Turismo:
Una delle maggiori ricchezze è l’abbondanza di bacini idroelettrici. Inoltre il Trentino-Alto Adige, producendo energia superiore al fabbisogno regionale, la esporta nelle altre regioni. Alcune lavorazioni artigianali, come quella del legno intagliato e del mobilio, sono tipiche nel Trentino-Alto Adige. Per evidenziare ancor di più le bellezze naturali di questa Regione, l’uomo ha contribuito costruendo tutto quello che era necessario per poterle apprezzare maggiormente: organizzazione alberghiera, rifugi alpini e numerose stazioni di villeggiatura invernali ed estive che sono le risorse di maggior ricchezza del paese. Ricordiamo alcune delle più importanti: Stelvio, Ortisei, Madonna di Campiglio, Dobbiaco, Predazzo e Canazei.

Posizione e Confine:
Questa regione è quella posta più a nord d’Italia. Il suo territorio si pone nella parte meridionale di un tratto delle Alpi orientali e racchiude il bacino montano dell’Adige. A nord confina con la Svizzera e con l’Austria dove coincidono anche i confini politici, a est confina con il Veneto, a sud con il Veneto e la Lombardia e ad ovest con la Lombardia.

Fiumi - Laghi:
Il più importante fiume del Trentino Alto Adige è l'Adige, attraversa la Regione per circa metà del suo corso, ricevendo come affluenti l’Isarco, il Rienza, il Noce e l’Avisio. Il Chiese e il Sarca sfociano sul Lago di Garda e non sono affluenti dell’Adige; inoltre il Brenta entra nel Veneto e sbocca nell’Adriatico. Il Chiese e il Sarca attraversano le Valli Giudicarie, il Brenta e la Val Sugana. Dopo il Po, l’Adige è il secondo fiume d’Italia e il terzo dopo il Tevere per superficie del bacino; inoltre, nasce dalla parte occidentale della Regione a più di 1500 m. di altezza dal Passo di Resia. Nella conca di Merano l’Adige riceve le acque del Passirio.

 


Il Lago di Garda con il
Monte Baldo sullo Sfondo

Clima:
Il clima di questa Regione è molto rigido nei mesi invernali e fresco nei periodi estivi. Durante l’inverno ci sono abbondanti e frequenti nevicate, mentre in primavera e autunno piove spesso.

Popolazione:
In Trentino Alto Adige convivono due gruppi etnici che parlano due lingue diverse. Nella provincia di Trento si parla l’italiano mentre nella provincia di Bolzano di solito si parla il tedesco e proprio per questo motivo, vige il bilinguismo. La lingua tedesca, così, è ufficialmente riconosciuta ed è usata insieme a quella italiana. In alcune valli di montagna del Trentino, è diffuso il Ladino, che è una lingua che deriva dal latino ma diversa dall’italiano. Questa regione è una delle meno abitate; la montagna, soprattutto nel Trentino, tende a spopolarsi e gli abitanti si concentrano molto di più nelle vallate dove ci sono più possibilità di lavoro.

Comunicazioni:
La principale via di comunicazione è la Valle dell’Adige che dalla Pianura Padana porta in Austria e nella Germania meridionale attraverso il Brennero; è lungo questa valle che passano le principali linee ferroviarie (la Verona-Trento-Bolzano-Brennero), l’autostrada Verona Brennero e la statale Verona Brennero.

 

 

Friuli Venezia Giulia

 

Mediasoft

FRIULI VENEZIA
GIULIA

friuli venezia giulia
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 4 province: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine
Capoluogo - Trieste
Superficie - kmq 7846
Parchi Nazionali - Nessuno


Фриули-Венеция-Джулия
Russian Version
grafico friuli venezia giulia

friuli venezia giulia Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Il nome di questa regione indica una composizione di due zone geografiche distinte, ma tutte e due derivano dal latino ‘gens Iulia’ (la famiglia a cui appartiene Giulio Cesare). Friuli originariamente ‘Forum Julii’ era il nome di un centro commerciale (forum significa mercato), costruito dai Romani, nell’attuale città di Civedale. Il nome della città poi si estese a tutta la regione. Venezia Giulia invece è un nome recente che ricorda gli abitanti Veneti e la ‘Gens Iulia’. Dopo la prima Guerra Mondiale il territorio dell’attuale regione faceva parte del Veneto, insieme ad alcune zone della ex-Iugoslavia. Dopo la seconda guerra mondiale si persero i nove decimi della Venezia Giulia e riunendo il Friuli con quello che era rimasto della stessa, si istituì l’attuale Regione.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La parte settentrionale del Friuli Venezia Giulia è formata dalle Alpi Carniche e anche se pur minimo, da un breve tratto di Alpi Giulie. Dal Passo di Monte Croce di Comelico fino alla Sella di Camporosso, si estendono le Alpi Carniche, le quali con la loro muraglia di protezione si elevano oltre i 2000 m. Le Alpi Giulie, invece, proseguono dalla Sella di Camporosso sino al Passo di Vrata, a nord di Fiume. La cima più alta è il Jôf di Montasio il quale appartiente solo in parte all’Italia mentre il resto si trova in Slovenia. Il Tagliamento divide le Alpi dalle Prealpi che sono meno alte, molto rocciose e con poca vegetazione. Il Passo di Fusine e il Passo di Predil collegano l’Italia alla Slovenia; il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria.

 


Il Porto di Trieste

Il Passo della Mauria mette i comunicazione la valle del Tagliamento con quella del Piave, passando nelle Prealpi Carniche.
La pianura di questa regione è la parte finale naturale della Pianura Padana. Presenta le stesse caratteristiche e si divide in parte alta, poco fertile e parte bassa molto fertile e irrigata dalle risorgive.

Paesaggio:
Pur non essendo una regione molto grande, il Friuli Venezia Giulia presenta notevoli aspetti del suo territorio. Scendendo da nord troviamo le montagne che esaltano le loro vette con grandissimi boschi di abeti, poi la parte pianeggiante ben curata nelle sue colture agricole data anche l’abbondanza d’acqua dei fiumi e per finire con il mare delle tranquille acque lagunari. Nella parte della costa orientale troviamo un ampio golfo che alle spalle si estende all’Altopiano del Carso. Sempre nella parte orientale c’è una zona collinare ricca di vigneti, la quale chiude la regione nel territorio italiano di confine. La sezione occidentale della costa compresa, tra la foce del Tagliamento e l’Isonzo, si presenta bassa e sabbiosa. La costa è formata dai detriti, scaricati dalle acque dei fiumi Tagliamento e Isonzo. Nel 1976 una grande parte del Friuli fu colpita da un terremoto disastroso. Due scosse sismiche si abbatterono a distanza di qualche mese. Il fenomeno provocò moltissime vittime e distrusse gran parte dei 117 comuni apparteneti delle provincie di Udine e Pordenone. La ricostruzione procede ancora troppo lentamente in confronto alle vaste conseguenze del sisma.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:

 


Palmanova nella sua caratteristica forma
a stella a nove punte

La parte montuosa costituisce poco più della metà del territorio complessivo della regione e la parte alta della pianura, quella non fertile, è poco coltivata. La parte carsica è quasi tutta senza alcun tipo coltura. La fascia bassa della pianura invece, bonificata dalle risorgive naturali è altamente fertile e sfruttata. Il prodotto della Regione non costituisce un rilevante dato di produzione nazionale, ma le coltivazioni presenti sono: granoturco, segale, barbabietole da zucchero, tabacco e frutta. Le piantagioni più diffuse sono quelle dei vigneti, sparse un po' dappertutto in pianura e in collina.

In Friuli Venezia Giulia vengono prodotti molti vini pregiati esportati in tutto il mondo, di cui ricordiamo il Tocai e il Merlot. La produzione più caratteristica è quella della grappa. L’allevamento dei bovini da carne e da latte è molto intenso, oltre a quelli dei suini dei quali troviamo dei prodotto di ottima qualità. Dopo il Veneto, la Regione tiene il secondo posto per l’allevamento del baco da seta, che sta comunque perdendo d’importanza con l’avvento delle fibre artificiali. I principali porti ittici sono: Trieste, Monfalcone e Grado. La pesca sta diventando sempre meno redditizia, perché il mare è sempre più povero di pesce.

Industria - Turismo:
Importanti sono gli impianti metallurgici, meccanici, di prodotti chimici, gli impianti per la raffinazione del petrolio e grandi cantieri navali, i quali sono concentrati soprattutto nelle zone di Trieste, Monfalcone, Pordenone e Gorizia. Molte aziende medie producono macchine agricole, tessili, per il caffè, oltre che orologi, alimentari, carta, mobili e sedie.

Posizione e Confine:
Il Friuli Venezia Giulia è la regione più nord-orientale del territorio italiano. La superficie va dalle Alpi al Mare Adriatico. A nord il Friuli Venezia Giulia confina con l’Austria, a est con la Slovenia (ex-Iugoslavia), a sud con il Mare Adriatico e a ovest troviamo il Tagliamento e la Livenza che la dividono dal Veneto.

Fiumi - Laghi:
Il principali fiumi di questa Regione sono: il Tagliamento, l’Isonzo e il Livenza. Il Tagliamento nasce dalle falde del Passo della Mauria e sfocia nella zona veneta. Dell’Isonzo, che scende del Monte Tricorno, soltanto la parte inferiore del corso e il suo l’affluente, il fiume Torre, appartengono all’Italia. Il Livenza, anche se per un breve tratto, bagna le terre a confine con il Veneto. Ricordiamo inoltre il più curioso dei fiumi di questa Regione, vale a dire il Timavo, fenomeno tipico del Carso, che già le popolazioni più antiche ebbero modo di studiare. Il Timavo nasce in Slovenia, scorre sottoterra per 38 km. e riaffiora vicino a Monfalcone, a poca distanza dal mare.

Clima:
Grazie alla protezione delle Alpi Carniche e la vicinanza del mare, il clima nella parte pianeggiante è in genere di tipo marittimo, con temperature non molto elevate; nella parte settentrionale della regione il clima è tipicamente alpino. Nel Carso vi sono abbondanti precipitazioni. Dove non c’è la protezione della barriera delle Alpi, soffia la gelida ‘bora’, un vento freddo e gelido, ma che porta il bel tempo; riesce a raggiungere i 100 km/h, con raffiche che toccano i 150 km/h; e raggiungere persino le coste marchigiane attraversando l’Adriatico. A Trieste troviamo la bora, mediamente dieci volte l’anno, che si presenta anche come un vento moderato, comunemente chiamato ‘borin’.

Popolazione:
Il Friuli Venezia Giulia è una regione a statuto speciale. Essendo una terra di frontiera sono presenti nel suo territorio minoranze etniche slave e di lingua slovena, e un’altra di lingua tedesca. Le zone più popolate sono la pianura e la fascia costiera, mentre le parti montuose e alpine registrano sempre più una diminuzione demografica, in quanto la popolazione preferisce trasferirsi nelle città della costa o della pianura o altre zone dell’Italia settentrionale più industrializzate.

Comunicazioni:
Trieste è lo svincolo di comunicazione ferroviaria per Venezia, per l’Austria passando per Udine e Tarvisio, e per la zona della ex-Iugoslavia. La rete stradale e autostradale mette in collegamento tutto il territorio con la Pianura Padana, l’Austria e la ex-Iugoslavia. Per i centri minori sono in funzione diversi svincoli stradali e ferroviari. L’aeroporto della Regione si trova a Ronchi dei Legionari (GO).

 

Lombardia

 

Mediasoft LOMBARDIA lombardia
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 11 province: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Sondrio, Varese.
Capoluogo - Milano
Superficie - kmq 23856
Parchi Nazionali - Parco Nazionale dello Stelvio (1935)


Ломбардия
Russian Version
grafico lombardia

lombardia Le Origini del Nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le Origini del Nome:
I Longobardi nel VI secolo d.C., occuparono quasi tutta la Penisola e il loro territorio si chiamò Longobardia.
In seguito il nome si trasformò nell’attuale Lombardia.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Le montagne lombarde appartengono alla catena delle Alpi e delle Prealpi, fatta eccezzione dell’Oltrepo Pavese che appartiene agli Appennini. Alla Lombardia appartengono il tratto orientale delle Alpi Lepontine e le Alpi Retiche. Le Alpi Retiche si estendono dal Passo dello Spluga al Passo di Resia, con cime altissime e nomerosi ghiacciai. Al confine con la Svizzera troviamo il gruppo del Bernina di cui la cima maggiore arriva ai 4049 m. , e al confine con l’Alto Adige e il Trentino ci sono i massicci dell’Ortles e dell’Addamello. La Valtellina divide le Alpi Orobiche dalle Alpi Retiche.
Dalle Alpi Orobiche scendono delle importanti valli: la Val Camonica, la Val Brembana, la Val Seriana e la Val di Trompia.

 


Scorcio di Milano tra le guglie del Duomo

Le Prealpi che si estendono tra il Lago Maggiore e il Lago di Garda, sono ricoperte da pascoli e boschi. Ricordiamo il gruppo delle Grigne, la Presolana e il Resegone. I valichi lombardi hanno una grande importanza per i traffici con l’estero e per le comunicazioni con l’Alto Adige. I principali valichi sono: il Passo dello Spluga che porta nel Cantone dei Grigioni in Svizzera, quello dello Stelvio, il più alto d’Europa, che congiunge la Valtellina con la Val Venosta in Alto Adige e il Passo Tonale che porta dalla Val Camonica in Trentino. Alla Lombardia appartiene la parte centrale della Pianura Padana, la quale scende molto dolcemente verso il mare rallentando ogni corso d’acqua. La composizione del terreno aiuta a praticare un’agricoltura intensiva nella parte meridionale, lungo il Po, dove il terreno è argilloso e impermeabile; così facendo l’acqua scorre in superficie irrigando le varie colture. Nella zona prealpina invece il terreno essendo ghiaioso lascia passare l’acqua, rendendolo arido e poco fertile.

Paesaggio:
Nella parte montuosa troviamo cime molto alte e i ghiacciai non mancano, ma la costituzione delle montagne è meno dura che dalle altre parti, con salite meno ripide e valli molto larghe e aperte. La Regione è ricchissima d’acqua e quindi di energia elettrica. I fiumi scendono velocemente, ma sono frenati dai laghi e dal fatto che attraversando la pianura, sono stati fatti molti canali di irrigazione che arricchiscono le colture. Scendendo a valle troviamo spesso un fenomeno tipico della Pianura Padana, cioè la nebbia. A contrasto di questo fenomeno troviamo la lieta e panoramica zona dei laghi con un clima mite. Le zone di coltivazione, si alternano a paesaggi grigi dei stabilimenti industriali. Spesso le città non hanno un confine ben definito e si unisco a macchia d’olio con le altre zone urbane periferiche, fino a formare un unico complesso urbano. Tutta la regione è percorsa da una fitta rete stradale che sostiene oltre che a un intenso traffico locale, anche quello verso il mare e l’alta montagna.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Sebbene la Lombardia abbia una grossa parte montuosa dove il rendimento delle terre è quasi nullo , la produzione agricola della regione è tra le più alte in Italia. La parte sfruttata per il lavoro agricolo è quella centro meridionale dove, grazie alla fertilità del suolo, all’abbondanza delle acque di irrigazione e ai moderni sistemi usati per la coltivazione, viene sfruttata tutto l’anno per la coltivazione di grano, riso, ortaggi e foraggio. Nell’alta pianura prevale la coltivazione di barbabietole da zucchero, patate e granoturco non avendo bisogno di terreni molto fertili. La coltivazione di vitigni si trova nella zona collinare di bassa montagna, mentre in alta montagna troviamo i pascoli. La Lombardia ha il primato in Italia per l’allevamento dei bovini in generale e delle mucche da latte. La produzione di carne, latte, burro e formaggi ha un’altissima produzione nel mercato italiano. Alcuni formaggi noti come il gorgonzola e il belpaese vengono esportati all’estero. La Lombardia è anche al primo posto nell’allevamento dei suini, con una grossa produzione di insaccati.

Industria - Turismo:

 


Il Teatro alla Scala di Milano

Le attività industriali in Lombardia sono al primo posto; sono rappresentate da grandi complessi ad altissimo livello di piccole, medie e grosse aziende, fatta eccezzione per quello automobilistico che si trova a Torino. La concentrazione massima si trova in provincia di Milano, Varese, Como, Brescia e Bergamo. I settori principali sono quelli dell’industria metalmeccanica, chimica (Montedison) e tessile (cotonifici e setifici della Brianza).

Ricordiamo inoltre le acciaierie (Falk, Breda, Dalmine), le raffinerie (RHO) e l’industria meccanica, che fornisce i più svariati prodotti: automobili (Autobianchi e Alfa Romeo, Maserati, Innocenti), macchine tessili, elettrodomestici (Ignis), macchine agricole, motociclette, strumenti di precisione, macchine da cucire.
Altre industrie importanti sono quelle farmaceutiche (Carlo Erba), elettroniche (IBM e Simens) ed elettrotecniche (Magneti Marelli). Ci sono inoltre le industrie di gomme (Pirelli), di mobili (nella Brianza), di calzature (a Vigevano), di alimentari (Galbani e Cademartori), dolciarie (Motta e Alemagna). editoriali (Mondadori e Rizzzoli) e di armi (Beretta).

Posizione e Confine:
La regione si estende tra il Po e le Alpi centrali. Il territorio meridionale della Regione è la parte centrale della Pianura Padana, limitata ad occidente dal Lago Maggiore e dal Ticino e a oriente dal Lago di Garda e dal Mincio; a una stretta fascia di colline segue la zona montuosa, prealpina e alpina, che raggiunge altitudini sempre maggiori procedendo verso nord, dove troviamo il confine con la Svizzera. A est confina con il Trentino-Alto Adige e il Veneto, a sud con l’Emilia Romagna e il Piemonte e infine a ovest con il Piemonte.

Fiumi - Laghi:
I principali fiumi lombardi, affluenti di sinistra del Po, sono: il Ticino, immissario ed emissario del Lago Maggiore che passa per Pavia; l’Adda che nasce nella Valtellina, affluisce a Colico nel lago di Como e esce a Lecco bagnando Lodi; il Brembo ed il Serio che danno il nome alle rispettive valli, Val Brembana e Val Seriana e confluiscono le loro acque nel fiume Adda; l’Oglio che attraversa la Val Camonica entra ed esce nel Lago d’Iseo e si getta nel Po e per finire il Mincio che esce dal Lago di Garda a Peschiera e bagna Mantova. Le acque dei fiumi alimentano una fitta rete di canali artificiali che regolano e distribuiscono l’acqua nelle zone più aride. I più importanti sono il Naviglio Grande, il Naviglio di Pavia, il Naviglio della Martesana e il Canale Villoresi. Nella zona dei laghi ricordiamo la riva orientale del Lago Maggiore, il Lago di Lugano dove la parte settentrionale appartiene alla Svizzera, il Lago di Como, il Lago d’Iseo e la sponda occidentale del Lago di Garda.

Clima:
In pianura gli inverni sono rigidi e le estati afose. Durante l’autunno e l’inverno vi sono nebbie fitte e persistenti . In collina le nebbie sono meno frequenti e le estati meno calde. In montagna invece il clima è molto rigido e più mite sui laghi prealpini.

Popolazione:
La Lombardia è una regione ad alta densità di popolazione. Il numero degli abitanti è quasi il doppio delle altre regioni italiane più popolate. Le zone più popolate sono quelle dell’alta pianura dove sorgono i grossi complessi commerciali e dove si trova Milano con circa 1.500.000 di abitanti. Le zone invece della bassa pianura sono meno popolate anche se sono le zone più fertili della Lombardia ma, il motivo che ha spinto i contadini ad abbandonare la campagna è stato il poco rendimento della terra. Con il grosso lavoro svolto dalle macchine agricole, il bisogno di manodopera è minore, quindi molte persone che cercano impiego preferiscono indirizzarsi nelle aziende industriali e commerciali.

Comunicazioni:
Per la Lombardia, ed esattamente per Milano, passano quasi tutte le vie di comunicazioni dirette in tutta Italia ed in Europa, formando così un importante nodo di smistamento ferroviario, stradale e autostradale. Inoltre, Milano è servita da due aeroporti internazionali: Malpensa e Linate.

 

Veneto

 

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VENETO

veneto
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 7 province: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
Capoluogo - Venezia
Superficie - kmq 18365
Parchi Nazionali - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi (1990)

Венето
Russian Version

grafico veneto

veneto Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Al tempo dei Romani la Regione si chiamò Venetia dal nome dell’antico popolo che l’abitava. Questa regione si chiamò anche Venezia Euganea, derivante sempre da antichi abitanti (Euganei) che vennero poi assorbiti dai Veneti. Con la Venezia Tridentina e la Venezia Giulia, la Venezia Euganea forma le cosiddette ‘Tre Venezie’.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La parte settentrionale della regione è costituita per un tratto dalle Alpi Carniche con la Marmolada, dalle Cime di Lavaredo, dalle Pale di San Martino e dalle Tofane, mentre al versante orientale delle Dolomiti appartengono l’Altopiano del Grappa, l’Altopiano di Asiago, i Monti Lesini e il Pasubio. Ci sono numerosi valichi tra i quali dobbiamo ricordare il Pordoi e il Passo del Falzarego, che mettono in comunicazione il Veneto con il Trentino Alto Adige mentre il Passo di Mauria collega il Veneto con il Friuli Venezia Giulia e infine il Passo di Monte Croce di Comelico che mette in comunicazione il Veneto con l’Austria. La Pianura Padana veneta si divide in: alta pianura e bassa pianura. L’alta pianura è caratterizzata da un terreno molto ghiaioso e quindi più arido, mentre la bassa pianura si distingue per la ricchezza di corsi d’acqua dovuti dalla costante irrigazione delle risorgive che hanno un’importanza notevole per l’agricoltura.

Paesaggio:
Il territorio veneto presenta molteplici aspetti: la parte montuosa ha valli e verdi boschi mentre i laghi sorgono in mezzo ai pascoli. Le colline sono ricoperte soprattutto di vigneti, da olmi e roveri. Il Lago di Garda, con il suo clima mite, fa prosperare ulivi e oleandri, mentre la pianura è coltivata da vigneti e frutteti. Le strade hanno un intenso traffico e non mancano neanche i grigi stabilimenti industriali. Alcuni altopiani si alternano da un panorama brullo e roccioso a distese di boschi e prati dove sorgono piccoli villaggi e località di soggiorno con alberghi moderni.

 


Scorcio delle scuderie di Villa Pisani a Strà

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Nella regione veneta si produce prevalentemente grano, granoturco e piante da frutto. Molto sviluppate sono anche le colture industriali come quella del tabacco, della canapa, della barbabietola da zucchero, del riso, della soia, delle carote, delle mele, delle pere, dell’orzo, dei piselli e dei fagioli. La produzione di vino è la più notevole: infatti il Veneto è al terzo posto. Alcuni vini tipici veneti sono molto pregiati anche all’estero, tra i quali vi ricordiamo il Valpolicella, il Bardolino e il Soave. Altre specialità prettamente venete sono: il radicchio rosso di Treviso, gli asparagi di Bassano e le ciliegie di Marostica. L’allevamento veneto è sviluppato in bovini e in particolar modo in suini, nelle provincie di Treviso e di Padova. Vi ricordiamo inoltre che il Veneto ha il primato assoluto nell’allevamento del pollame. Si alleva ancora il baco da seta, attività ormai abbandonata dalle altre regioni; con questo allevamento il Veneto ha il primato della produzione di bozzoli e di seta naturale. Oltre alla pesca d’alto mare si pratica la vallicoltura. Questa tecnica è tipica delle valli, dove diverse specie di pesci (l’anguilla, i muggini, le orate e i cefali), vengono recintate e arginate fino all’età adulta, per poi essere catturate quando vogliono uscire nel mare aperto. Chioggia è il primo o uno dei primi mercati ittici italiani, dal quale si spedisce il pesce fresco in città di mare come Napoli o Genova.

Industria - Turismo:

 


Palazzo Rezzonico

L’industria veneta più diffusa e più sviluppata, è l’industria pesante di Porto Marghera, dove arrivano via mare le materie prime per le raffinerie di petrolio per passare poi ai complessi chimici e agli stabilimenti metallurgici che producono ghisa, zinco, acciai e alluminio. Altre imprese industriali di ogni tipo si trovano in questa regione come ad esempio gli stabilimenti grafici di Verona (Mondadori), le fabbriche di biciclette a Padova e Vittorio Veneto, tessuti e filati a Schio e Valdagno, le fabbriche di elettrodomestici a Treviso e Conegliano, macchine agricole a Padova e Verona, e calzaturifici a Venezia, Verona e Treviso. Un po' dappertutto sono sparse le industrie alimentari e in particolare gli zuccherifici. Grazie ai numerosi bacini artificiali situati lungo il Piave e il Brenta, il Veneto occupa il terzo posto tra le regioni d’Italia per la produzione di energia elettrica.

La Regione offre ai turisti molte città di interesse culturale come Venezia, Padova e Verona. Si trovano località balneari equipaggiate di moderni impianti turistici, località montane che offrono scenari come le Dolomiti e cittadine situate sulle rive del Lago di Garda che hanno un clima mite quasi tutto l’anno. Inoltre ci sono manifestazioni culturali, appuntamenti folcloristici e centri di cura a livello internazionale.
Castelfranco Veneto (31.000 abitanti circa) si trova in provincia di Treviso e sorge nel centro del Veneto, nella pianura padana, a 43 metri sul livello del mare, tra i fiumi Brenta e Piave e all'ombra del massiccio del Grappa (tristemente famoso per le sanguinose battaglie della I guerra mondiale).
La cittadina si trova a 42 Km da Venezia, 25 da Treviso, 35 da Vicenza e 31 da Padova.
Autostrade: Casello A31 Vicenza Nord; Casello A27 Treviso Sud.

Posizione e Confine:
Il Veneto è situato geograficamente tra le Alpi Carniche, le Dolomiti e il Mare Adriatico. Per un breve tratto a nord il Veneto confina con l’Austria, a est confina con il Friuli Venezia Giulia e il tratto della costa del Golfo di Venezia fino alla foce del Po con Mare Adriatico; a sud con l’Emilia Romagna e la Lombardia e ad ovest con il Trentino Alto Adige e la Lombardia con la quale condivide parte del Lago di Garda.

Fiumi - Laghi:
I due maggiori fiumi del Veneto, sono il Po e l’Adige che sono anche rispettivamente il primo e il secondo d’Italia per lunghezza. Il Po segna per un lungo tratto il confine tra il Veneto e l’Emilia Romagna, mentre l’Adige nasce nell’Alto Adige ed entra nella pianura veneta a nord di Verona. Altri fiumi del territorio veneto sono il Piave, il Brenta e il Livenza. Al Veneto appartiene la riva orientale del Lago di Garda e tra i numerosi laghi alpini troviamo quello di Alleghe nel bellunese e quello di Misurina presso le Tre Cime di Lavaredo.

Clima:
In alta montagna gli inverni sono molto freddi e le estati fresche; lungo le rive del Lago di Garda il clima è particolarmente mite, mentre nel versante padano gli inverni sono freddi e umidi. Nel periodo che va ottobre a marzo, troviamo fitti banchi di nebbia che caratterizzano la Pianura Padana; l’estate è calda e molto afosa.

Popolazione:
Il Veneto è una delle regioni più densamente popolate; troviamo molte città, ma nessuna di grandi dimensioni. Venezia supera di poco i 320 mila abitanti. Nelle zone di bodifica vi sono diversi villaggi, case rurali, moltissimi paesi e cittadine. Le provincie di Belluno e di Rovigo sono meno densamente abitate e gran parte della loro popolazione è costretta ad emigrare per il loro scarso sviluppo economico.

Comunicazioni:
Il Veneto ha molte via di comunicazione che gli consentono il collegamento con il resto dell’Italia, dell’Europa e con i Paesi del Mediterraneo. La Regione è collegata con i paesi mediterranei e dell’Oriente facendo capo a Venezia, grazie ai trasporti marittimi; mentre la rete ferroviaria e i fitti nodi di svincolo stradale, permettono il collegamento di carattere turistico e commerciale, in tutte le direzioni per Italia e l’Europa.. In Veneto troviamo tre aeroporti: Villafranca a Verona per voli interni e Europei, Venezia sempre con voli interni e servizi di scalo per Milano e Roma, Treviso con i carichi commerciali.

 

Emilia Romagna

 

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EMILIA ROMAGNA

emilia romagna
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 9 province: Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Rimini
Capoluogo - Bologna
Superficie - kmq 22123
Parchi Nazionali -  Parco Nazionale del Monte Falterona, Campigna e delle Foreste Casentinesi (1990)

Эмилия-Романья
Russian Version
grafico emilia romagna

emilia romagna Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Nel II secolo a.C. si costruì in onore del console romano Marco Emilio Lepido una strada che collegava Rimini a Piacenza e si chiamò Aemilia. Da questa strada è stato dato il nome alla Regione. Nel VI secolo d.C. i Romani persero questo territorio che venne spartito tra i Longobardi e i Bizantini, chiamando rispettivamente queste terre Longobardia e Romania. La zona dell’attuale Romagna era di dominio bizantino. Con l’unità d’Italia, alla Regione venne ridato il nome originario di Emilia. Solo nel 1947 è stato assegnato l’attuale nome di Emilia Romagna.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Nella parte meridionale della Regione ci sono le montagne appenniniche, non molto alte, formate da rocce friabili e facilmente erose dalle acque, con frequenti frane e fitti solchi nella roccia. Il tratto dell’Appennino Ligure confina con il Monte Maggioresca (1799 m.). L’Appennino Tosco-Emiliano si vede come un’appassita catena montuosa, nella quale partono moltissimi solchi e insenature in direzione del Po. Le cime più importanti sono il Monte Cimone e il Monte Cusna che superano di poco i 2000 m. Le varie sezione di Appennino prendono il nome delle provincie confinanti, come l’Appennino Piacentino, Parmense, Reggiano Modenese, Bolognese, Romagnolo. Alcuni valichi congiungono l’Emilia Romagna con la Toscana e la Liguria. Tra quelli toscani ricordiamo il Passo della Cisa, il Passo Cerretto, il Passo dell’Abetone, il Passo della Futa ; il più importante passo che porta in Liguria è Passo di Cento Croci. La pianura, è formata dalla parte meridionale della Pianura Padana. Da ovest verso est la pianura va allargandosi sempre più, fino ad arrivare alla costa adriatica con una larghezza maggiore di quella lombardo-veneta. Le terre di questa pianura sono molto fertili.

Paesaggio:
La conformazione della Regione si presenta divisa un due sezioni completamente differenti l’una dall’altra: la prima, situata nella parte meridionale della Regione, è tutta montuosa e collinosa; la seconda, quella settentrionale, è tutta pianeggiante. La montagna è caratterizzata da un senso di abbandono e solitudine, mettendosi in netto contrasto con la natura che invece si presenta molto abitata, ricca di varie coltivazioni, con strade piene di traffico e con diversi fiumi e canali che possono irrigare la campagna. I frutteti si coltivano a perdita d’occhio e i campi con le vecchie fattorie abbelliscono questi paesaggi coloratissimi. Anche sul litorale adriatico troviamo due aspetti contrastanti: quello selvaggio e silenzioso delle valli e delle lagune e quello delle spiagge sovraffollate che moltissime strutture turistiche lungo il litarale costiero.

 


Le Torri nel centro storico di Bologna

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’agricoltura della Regione è tra le più avanzate d’Italia. Troviamo una grande varietà di prodotti, e una particolare abbondanza di alcuni di essi. Questo primato si deve alla posizione geografica e climatica favorevole e anche perché si usano moderne tecniche di coltivazione e di organizzazione di vendita delle stesse. L’Emilia Romagna prospera nelle colture di frumento e barbabietole da zucchero; ai vertici della produzione di riso, orzo, vino e frutta. Proprio nel settore della frutta grosse coltivazioni sono quelle di pesche, susine, ciliege, albicocche e pere. Nel settore vinicolo, ci sono alcuni vini pregiatissimi come il Lambrusco, il San Giovese, l’Albana. Tra gli ortaggi si hanno notevoli quantità di cipolle, piselli e pomodori. Sono coltivate inoltre la canapa e il lino. L’allevamento più praticato è quello di bovini e suini. L’Emilia Romagna produce un quinto del prodotto nazionale del bestiame macellato, e un sesto del latte. La carne suina viene utilizzata per la produzione di salumi. Dal latte vengono prodotti i tradizionali formaggi: grana e parmigiano. Anche l’allevamento di polli è sviluppato. La zona più intensa nella attività della pesca è quella delle Valli di Comacchio, dove si allevano e si pescano le anguille. La pesca di mare fornisce soprattutto pesce azzurro.

Industria - Turismo:

 


Mausoleo di Teodorico a Ravenna

Caratteristica dell’industria emiliano-romagnola, è la mancanza di grandi complessi industriali, ed è legata esclusivamente ai prodotti agricoli e di allevamento. Le industrie più importanti sono quelle alimentari (vinicole, conserviere, casearie, zuccherifici e salumifici), oltre a quelle chimiche e meccaniche. Da ricordare la fabbrica di Maranello della Ferrari. Gli impianti industriali chimici oltre a lavorare il petrolio importato, lavorano anche il metano estratto nella pianura romagnola. Un certo peso nell’economia di questa Regione ce l’hanno anche i settori dell’abbigliamento, dei farmaceutici e delle ceramiche. Il turismo regionale rappresenta un settore molto importante.

Migliaia di strutture alberghiere, ristoranti e locali di ogni genere, sono distribuiti lungo i 70 chilometri di spiaggia compresa tra Ravenna e Cattolica. Interesse di richiamo è anche il patrimonio artistico delle città emiliane e le varie città di cura termale come Salsomaggiore o Porretta Terme.

Posizione e Confine:
La regione è situata tra il Mare Adriatico, il Po e l’Appennino. L’Emilia Romagna confina a nord con il Veneto e la Lombarda, a est con il Mare Adriatico, a sud con le Marche, la Toscana, il piccolo Stato di S.Marino e un breve tratto di Liguria. A ovest confifina con la Liguria, la Lombardia e un piccolo tratto di Piemonte.

Fiumi - Laghi:
I fiumi si dividono in affluenti e sub-affluenti del Po e quelli che sfociano nel mare direttamente. Oltre al Po, ricordiamo i suoi affluenti: la Trebbia, il Panaro, il Parma, l’Enza, la Secchia e il Taro. I fiumi che sfociano direttamente nel Mare Adriatico sono il Reno e il Marecchia. La particolarità di questi fiumi è il loro carattere torrentizio, vale a dire asciutti d’estate e soggetti a piene d’inverno.

Clima:
Il clima è caratterizzato da estati calde e afose e inverni rigidi con abbondanti precipitazioni e frequenti giornate di nebbia e gelo. Lungo il litorale Adriatico il clima è più mite; sulle montagne cadono abbondanti piogge e nevicate, mentre anche in pianura nevica ma la neve si scioglie subito.

Popolazione:
La popolazione sceglie di spostarsi dalle montagne alla pianura specialmente lungo la zona della fascia costiera, senza comunque creare grossi agglomerati, ma distribuendosi in modo equilibrato. L’unica eccezzione è per Bologna che supera i 400 mila abitanti, mentre le altre grandi città si aggirano tra i 100 e i 180 mila abitanti. Da notare il fatto curioso che 8 capoluoghi, escluse Ravenna e Ferrara, sorgono lungo la via Emilia che rappresenta la via principale della Regione. Proprio in questa importante via di comunicazione, le concentrazioni di abitanti non raggiungono mai i livelli di sovraffollamento, ma rimangono vivibili.

Comunicazioni:
L’asse stradale principale della Regione è ancora la via Emilia. Ad essa sono parallelamente sviluppate tutte le più grosse città dell’Emilia Romagna, oltre che le reti ferroviarie e autostradali. Da queste grandi arterie di comunicazione partono le varie ramificazioni verso le Regioni confinanti. Bologna è il più grande svincolo stradale dove confluiscono tutte le vie di comunicazione. Ci sono due aeroporti, uno a Bologna (Borgo Panigale) e l’altro a Rimini.

 

Liguria

 

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LIGURIA

liguria
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 4 province: Genova, Imperia, La Spezia, Savona
Capoluogo - Genova
Superficie - kmq 5416
Parchi Nazionali - Nessuno


Лигурия
Russian Version
grafico liguria

liguria Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Già 2000 anni fa la regione comprensiva dell’attuale Piemonte e della Lombardia era abitata dai Liguri. Anche Torino (dal latino ‘Augusta Taurinorum’) apparteneva alla Liguria, sotto il controllo dei Romani.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Le Alpi Marittime che toccano la Liguria sono anche chiamate Alpi Liguri. Le cime più alte sono il Monte Sacrario (2200 m.) e il Monte Mongioe (2630 m.). Le Alpi si congiungono all’Appennino dal Colle di Cadibona. L’Appennino Ligure trova la cima più alta nel Monte Maggiorasca (1799 m.). Le montagne scendono molto rapidamente verso la costa, mentre più dolcemente digradano nel versante interno, verso le colline del Monferrato e delle Langhe. I numerosi valichi della Liguria sono poco elevati, quasi tutti sotto i 1000 metri. I principali passi sono: il Passo di Cadibona e il Passo del Turchino che portano in Piemonte, il Passo dei Giovi che immette nella Pianura Padana, il Passo del Bracco che porta in Toscana e il Passo Cento Croci che porta in Emilia Romagna.

 


Il porto di Genova

La costa Ligure è divisa in: Riviera di Ponente da Genova verso ovest e Riviera di Levante de Genova verso est. Quella di ponente è formata da un susseguirsi di insenature scogliose, promontori rocciosi e di spiagge strette e sabbiose, mentre quella di levante sono più i promontori con un apetto più massiccio e sporgente. Poco distanti dalla costa troviamo le poche isole delle quali ricordiamo l’isola Gallinara, l’isola Bergeggi, le isole di Palmaria e quelle di Tito e Tinetto.

Paesaggio:
Gran parte del territorio è montuoso e collinoso, scavato da spaziose e sinuose vallate fino a scendere nella breve fascia di pianura costiera. La zona montuosa si presenta arida e priva di vegetazione. Nelle zone di campagna sono poco le case isolate. Gli agglomerati urbani sono costruiti molto distanti l’uno dall’altro, spesso sopra alle grandi colline. Anche se la Regione è bagnata da due mari, non esistono porti molto grandi, come del resto neanche grossi centri urbani.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
La formazione del terreno limita moltissimo l’attività agricola, oltretutto la parte coltivabile già molto ristretta è stata insediata dagli stabilimenti industriali e dagli impianti turistici. Punto a favore è dato dal clima, che permette delle colture ristrette ma molto redditizie, come la coltivazione dei fiori, di piante ornamentali, della frutta e di ortaggi. I prodotti più diffusi sono: pomodori, carciofi, asparagi, pesche, albicocche soprattutto nella piana di Albenga, di olio a Oneglia, di vino nelle Cinque Terre e nella zona di Imperia. Tutti questi prodotti sono molto limitati e non costituiscono fonte di guadagno per la Regione. Anche se tutta la popolazione vive nella costa, la pesca ha una scarsa importanza nell’economia ligure, sia a causa della composizione dei fondali nei pressi delle coste, che precipitano subito a profondità proibite, sia per i pochi tipi di pesce che si possono trovare, come le sarde, gli sgombri e le alici.

Industria - Turismo:

 


S. Margherita Ligure

La zona più industrializzata della regione si trova tra Genova e Savona. A Genova troviamo le acciaierie e i cantieri navali, a Savona ci sono per lo più industrie chimiche e impianti di raffinazione del petrolio. Imperia è sviluppata nell’industria leggera: olearia e alimentare. La Spezia è sede della l’OTO-Melera, un’industria bellica. Sparse in tutta la zona sono le industrie alimentari. Il turismo costituisce una delle più importanti attività di guadagno della regione. Le località costiere agevolate dal clima mite, dalla vegetazione lussureggiante e dalle spiagge, richiamano molti turisti italiani e stranieri. Come ogni località turistica il troppo affollamento è pericolo di minacce ecologiche e ambientali. Strutture alberghiere, campeggi, strade, cura dell’ambiente, distingue le Riviere come i luoghi più belli d’Italia.

Posizione e Confine:
La Liguria si trova nel versante tirrenico delle Alpi Marittime e dell’Appennino Ligure; ha una conformazione di uno stretto arco che forma il Golfo di Genova. Confina a nord con il Piemonte e l’Emilia Romagna, a est con la Toscana, a sud è bagnata dal Mar Ligure e a ovest confina con la Francia.

Fiumi - Laghi:
I fiumi liguri sono soprattutto a carattere torrentizio. I principali sono il Roja che nasce in Francia e sbocca nei pressi di Ventimiglia,. l’Impero che sfocia ad Oneglia, l’Arroscia che sfocia ad Albenga, il Letimbro nella zona di Savona. Il fiume Vara è il più lungo di tutti e confluisce con il Magra, in Toscana. Ricordiamo anche il Tanaro, la Bormida e la Scrivia che nascono dall’Appennino Ligure e confluiscono nel Po. Lo stesso vale per la Trebbia e la Staffora.

Clima:
Il clima è mite grazie alle brezze marine che rinfrescano d’estate e mitigano d’inverno e alle catene montuose che proteggono la costa dai venti freddi nordici. Questo clima è ideale per una vegetazione sempreverde, come il pino marittimo, l’ulivo, le palme, i cipressi e l’alloro.

Popolazione:
Pur essendo tutta montuosa, questa non è terra di montanari, ma di commercianti e marinai. La Liguria è una regione densamente popolata, ma la maggior parte di essa risiede lungo la costa, dove sorgono le principali città. Dato importante è che nella sola Genova è addensata quasi la metà della popolazione.

Comunicazioni:
La rete ferroviaria è uno dei punti di forza delle comunicazioni liguri; collega tutti gli smistamenti dell’Italia centrale, meridionale provvenienti da Firenze e settentrionale che arrivano da Milano orientati verso la Costa Azzurra in Francia. Lungo la costa si trova la via Aurelia, costruita ancora dai Romani per raggiungere la Gallia, mentre parallela all’Aurelia corre l’autostrada che da Pisa raggiunge La Spezia e collega Sestri  Levante-Genova-Savona-Ventimiglia per poi proseguire nel territorio francese. Ci sono poi altre autostrade che collegano Genova a Milano, Savona con Torino e La Spezia a Parma. Da Genova ci sono le principali linee di navi traghetto per la Sardegna e i porti dei paesi del Mediterraneo. Il principale aeroporto è situato a Genova-Sestri.

 

Marche

 

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MARCHE

marche
Ritorna all'Italia
Province- Regione formata da 4 province: Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro e Urbino
Capoluogo - Ancona
Superficie - kmq 9693
Parchi Nazionali - Parco Nazionale dei Monti Sibillini (1990)

Марке
Russian Version
grafico marche

marche Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Ancora prima dell’arrivo dei Romani, abitavano la Regione i Piceni, una popolazione di origine italica, nelle colline e i Galli Senoni confinati lungo il litorale costiero. Con le conquiste da parte dei Romani questa zona venne chiamata, conservando il nome dagli abitatori, Picenum. Ci vollero circa dieci secoli perché si potesse chiamare Marche. Nella lingua antica tedesca ‘Mark’ significa regione di confine. Difatti le Marche divennero zona di confine con il Sacro Romano Impero. I feudi che gli imperatori davano ai nobili da condurre di chiamavano marchesati, da cui presero il nome la Marca di Fano, la Marca di Camerino, la Marca di Ancona. Ecco spiegata la ragione del perché oggi pur essendo una singola regione, ha il nome al plurale.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Le Marche sono attraversate dall’Appennino Umbro-Marchigiano, dove viene separato a Forca Capine, dall’Appennino Tosco-Emiliano. Nel territorio settentrionale le cime più alte non superano i 2000 m, ma scendendo verso sud troviamo la catena dei Monti Sibillini, con il Monte Vettore che è vetta più alta della Regione (2478 m.). Il paesaggio desolato si presenta con distese montuose spoglie di vegetazione, dove spuntano le nude rocce calcaree, insieme a piccole zone di cespugli, interrotte da qualche bosco. La zona collinare forma una fascia territoriale larga dai 20 a 30 km dalla costa.
L’altezza delle colline si aggira intorno ai 400 m a causa dell’acqua che per anni ha corroso le rocce calcaree e argillose delle montagne; spesso troviamo delle zone con frequenti dislivelli irregolari e piccole valli sparse.

 


Vista di Castigliano (Ascoli Piceno), costruito su un colle nella Valle del Tesino

Nell’Appennino troviamo molti valichi che permettono il passaggio all’Umbria. I più importanti sono il Passo della Scheggia, la Bocca Serriola, il Fossato di Vico e il Colfiorito. Il litorale adriatico bagna la costa per circa 170 km; si presenta in un panorama piatto e rettilineo, con le spiagge sabbiose e ciottolate. L’unico punto dove è interrotta, è quello del promontorio del Monte Conero (572 m.). In questo punto della costa si è formato un piccolo golfo, nel quale si è sviluppato il porto di Ancona.

Paesaggio:
Il territorio è essenzialmente montuoso collinare per un terzo della Regione. L’impressione di queste montagne è che sembrano state tirate da un enorme pettine verso la costa adriatica, lasciando dei profondi solchi paralleli. Scendendo dai pendii più alti c’è la zona collinare dove sono costruiti piccoli villaggi, sia medioevali che moderni, case coloniche isolate, stazioni militari ed edifici sacri. La parte collinare scende proprio fino alla costa dove si puè notare una piccola striscia pianeggiante. Nelle Marche non esistono delle vere e proprie pianure, ma degli appezzamenti non molto grandi, sparsi nel litorale adriatico.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Molti degli abitanti marchigiani lavorano ancora nell’agricoltura e tenacemente continuano a coltivare le terre povere e aride delle colline. Si producono principalmente orzo e frumento, barbabietole da zucchero, patate e frutta in genere. Si trovano nelle zone collinari delle piantagioni di viti che non producono grosse quantità di vino, ma in alcuni tipi di uva offrono una buona qualità. Le olive sono un’altra coltura, anche se non in quantità elevate, famose più che per l’olio, sono per la qualità di quelle da tavola. Buone sono le produzioni di foraggio usato per gli allevamenti dei suini.

Industria - Turismo:

 


Il centro storico di Urbino

Tutti situati nella costa, gli impianti industriali non sono molto sviluppati; i principali sono i cantieri navali di Ancona e San Benedetto del Tronto, le raffinerie di petrolio di Falconara Marittima e gli impianti chimici di Ancona e Civitanova. Le piccole aziende invece sono sparse un po' in tutto il territorio con impianti calzaturieri, tessili, mobilifici e di macchinari. La produzione di calzature è rilevante in tutto il territorio italiano. Legata alla produzione agricola, le industrie alimentari trovano sbocco con gli zuccherifici, oleifici, produzione di carne suina insaccata. Caratteristiche sono le ceramiche di Urbino, Pesaro e Recanati. Da ricordare la produzione di strumenti musicali e gli impianti di carta di Fabriano.
La pesca nella costa delle Marche è molto fiorente; infatti la Regione trova i primi posti nella quantità di pesce pescato.

Oltre che al pesce nell’Adriatico, le imbarcazioni più grosse dotate di apparecchiature elettroniche e celle frigorifere per la conservazione del pesce, scendono nelle Mediterraneo fino a uscire nelle acque atlantiche. In numerose località costiere il turismo trova un alto reddito, grazie ai turisti anche europei. Le città come Urbino ricca per meraviglie storiche e la Santa Casa di Loreto meta di pellegrinaggi religiosi, sono forti richiami turistici.

Posizione e Confine:
Il territorio marchigiano è situato tra l’Appennino Umbro-Marchigiano e il Mare Adriatico ed è compreso tra il fiume Foglia a nord e il Tronto a sud. I confini sono: a nord con la Repubblica di S.Marino e l’Emilia Romagna, a est con il Mare Adriatico, a sud con gli Abruzzi e il Lazio, a ovest con l’Umbria e la Toscana.

Fiumi - Laghi:
I fiumi del territorio sono a regime torrentizio nella distanza che divide l’Appennino dalla costa. Sono soggetti quindi a secche estive e piene d’inverno. I principali fiumi sono: il Potenza, il Metauro, il Chieti, il Tronto, il Foglia.

Clima:
Il promontorio del Conero influisce moltissimo nel clima delle zone costiere. Nella parte settentrionale sopra il Conero le perturbazioni e i venti freddi provenienti da nord, rendono gli inverni molto rigidi. Nelle parte meridionale invece, riparata dal monte, salgono i venti caldi e umidi del sud, rendendo così l’inverno più mite e piovoso. La differenza tra l’inverno e l’estate si sente molto in questa Regione; difatti si hanno degli inverni decisamente freddi delle estati particolarmente calde.

Popolazione:
La popolazione è ben spartita nella zona. Non si vedono ammassamenti urbani come in altre città, ma una suddivisione equa in piccoli centri o case sparse nelle colline del litorale. Le uniche città sviluppate sono Ancona e Pesaro con circa 110 mila abitanti. Un fenomeno che troviamo di frequente anche in altre regioni è lo spostamento degli abitanti delle zone montuose e collinari ai centri più grossi. Molte persone hanno abbandonato le zone montuose e collinari poco fertili per trovare un lavoro più redditizio nelle industrie, nei settori alberghieri o nelle aziende commerciali.

Comunicazioni:
Tutte le vie di comunicazione sorgono lungo la costa. Gli impianti ferroviari e stradali permettono il collegamento tra Ancona con Bologna e Bari lungo tutto il litorale della penisola. Solo un linea ferroviaria passa per l’Appennino e collega Ancona con Firenze e Roma. Molte delle strade sono ricalcate dalle vecchie vie romane, come la Via Flaminia e la Via Salaria. Ancona fa capo per i movimenti marittimi che però sono di scarso rilievo.

 

Toscana

 

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TOSCANA

toscana
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 10 province: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena
Capoluogo - Firenze
Superficie - kmq 22993
Parchi Nazionali - Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (1989)
Parco Nazionale del Monte Falterona, Campigna e delle Foreste Casentinesi (1990)

Тоскана
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grafico toscana

toscana Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
La zona compresa tra l’Arno e il Tevere era il territorio degli Etruschi o Tuschi nell’epoca preromana. Il nome della Regione in quei tempi era Etruria o Tuscia. Successivamente da Tuscia si formò il nome di Toscana.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Solo con qualche cima, l’Appennino Tosco-Emiliano supera i 2000 metri (Monte Cimone, Monte Cusna). Nella parte più a nord dell’Arno, l’Appennino racchiude una zona montuosa formata da montagne più alte: le Alpi Apuane e la catena del Pratomagno. Tra l’Appennino e la costa troviamo l’Antiappennino con montagne isolate e più basse; ricordiamo le Colline del Chianti, le Colline Metallifere, l’Argentario e il Massiccio del Monte Amiata, dove si trova un antico vulcano spento. I valichi sono importanti perché favoriscono le comunicazioni tra la Pianura Padana, l’Italia Centrale e il versante tirrenico. I più importanti sono: il Passo della Cisa, che collega Massa Carrara a La Spezia, il Passo dell’Abetone tra Pistoia e Modena, il Passo della Futa e di Raticosa che collegano Firenze a Bologna e il Passo dei Mandrioli che collega la Toscana Orientale alla Romagna. Le coste sono basse, uniformi e sabbiose nella zona settentrionale e dal Promontorio di Piombino fino al Lazio; mentre tra Livorno e il Promontorio di Piombino sono alte e rocciose. Al largo delle coste toscane ci sono delle isole che compongono l’Arcipelago Toscano. Le più importanti sono: la Gorgona, Capraia, l’Isola d’Elba, Pianosa, Montecristo, l’Isola del Giglio e l’Isola di Giannuti. Le pianure non molto estese, sono fertili e intensamente popolate. Le principali sono: il Valdarno Superiore, il Valdarno Inferiore, la Versilia, le Alpi Apuane e la Maremma un tempo zona paludosa ed ora bonificata.

Paesaggio:
Il paesaggio della Toscana è in gran parte collinoso e montuoso; le poche aree pianeggianti sono limitate alle zone costiere e al fondo delle valli. Molteplici sono gli aspetti che offrono un armonioso paesaggio composto da montagne, colline e pianure. Le montagne fitte di vegetazione sono coperte di querce, castagni, faggi e abeti. Nelle cime collinose troviamo gli ulivi, i cipressi, oppure grandi distese coltivate a vigneti, dove sono costruite in modo isolato case coloniche o piccoli borghi. Le città ricche di storia sono situate nelle aree pianeggianti del fondo valle e mantengono ancora conservati numerosi monumenti e tesori artistici. Zone di spiaggia ancora selvaggia si alternano con zone balneari moderne. Il terreno e il clima favoriscono l’agricoltura. Il sottosuolo è abbastanza ricco di minerali.

 


Vista di Firenze

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’agricoltura mezzo secolo fa era la fonte di ricchezza primaria. Oggi ci accorgiamo che le attività industriali hanno sopraffatto il lavoro agricolo; non è difficile trovare campagne incolte e case abbandonate. La vite e l’ulivo sono le principali colture. Dalla prima si ricavano i famosi vini della zona del Chianti. Altre colture di minore importanza sono cereali, frutta e ortaggi. In costante sviluppo troviamo le colture di barbabietole da zucchero e di tabacco. L’allevamento riguarda i bovini e i suini, dove la produzione di carne è considerevole. La pesca non è molto sviluppata. Viareggio e Cecina sono i maggiori porti pescherecci, anche se negli ultimi anni Livorno ha assunto una certa importanza con lo scalo dei pescherecci di pesca d’alto mare.

Industria - Turismo:

 


Le Torri di S. Giminiano

Le grandi industrie non sono molto sviluppate. Quelle presenti sono tutte formate dalle piccole e medie aziende. La più sviluppata è quella mineraria e siderurgica nelle zone di Piombino e Livorno. Un’altra produzione caratteristica è quella dell’energia elettrica ricavata dai soffioni boraciferi della zona di Larderello. Altri settori di spicco sono, quello meccanico (tubi d’acciaio, cuscinetti a sfere, vetture ferroviarie, macchine tessili e motociclette), quello chimico (acido solforico e borico, coloranti, fertilizzanti e farmaceutici), quello del vetro, quello calzaturiero e dell’ abbigliamento, quello tessile e quello della concia della pelle anche se inquina molto i corsi d’acqua. Di rilievo sono le cave di marmo e di alabastro. Il turismo è l’industria principale della Toscana, grazie alle zone di interesse non solo italiano, ma soprattutto internazionale.

Le mete più ambite sono raggruppabili in tre categorie: la prima per le famose città di interesse storico-culturale come Firenze, Siena, Pisa, Arezzo; la seconda quella delle zone balneari con Viareggio, Marina di Massa, Lidi di Camaiore, Forte dei Marmi e l’Isola d’Elba; la terza è quella delle zone termali con Montecatini, Chianciano e Bagni di Lucca.

Posizione e Confine:
A occidente troviamo il litorale tirrenico, mentre dalla parte orientale l’Appennino Tosco-Emiliano divide la Regione dall’Emilia Romagna e dalla Liguria. Dal confine con l’Umbria e le Marche segue una linea sinuosa lungo le montagne che si diramano nell’Appennino. A sud una zona collinare la divide dal Lazio. Le isole antistanti la costa, appartengono alla Regione. A nord la Toscana confina con l’Emilia Romagna e un breve tratto delle Marche, a est con le Marche e l’Umbria, a sud con il Lazio, a ovest con il Mar Ligure e Tirreno e un breve tratto di Liguria.

Fiumi - Laghi:
I rilievi irregolari rendono il corso dei fiumi, che scendono, lungo e tortuoso. L’Arno che nasce dal Monte Falterona è il più importante. Per lunghezza è l’ottavo fiume italiano e il suo bacino occupa un terzo della Regione. L’Arno riceve numerosi affluenti: il Sieve e il Bisenzio da destra, la Chiana, la Pesa, l’Elsa e l’Era da sinistra. Le caratteristiche torrentizie di questi fiumi, a volte fanno straripare l’Arno provocando inondazioni. Ricordiamo quella disastrosa del 1966 che allagò Firenze. Altri fiumi importanti sono il Serchia, il Cecina, l’Ombrione e la Magra che sfociano nel Tirreno. Il Tevere e il Fiora attraversano per un breve tratto il territorio toscano entrando poi nel Lazio.

Clima:
Il clima è generalmente mite, soprattutto nella fascia costiera. Il litorale è spesso battuto dallo Scirocco, un vento caldo umido proveniente dall’Africa, che provoca frequenti precipitazioni. Le catene appenniniche riparano la Regione dai venti freddi che soffiano da nord est.

Popolazione:
La popolazione è concentrata maggiormente nella zona compresa tra Firenze, Livorno, Pisa, Lucca e Pistoia, dove troviamo un terzo della popolazione complessiva regionale. Altre zone densamente abitate sono quelle di Arezzo, Massa e Siena. Il resto del territorio toscano è scarsamente popolato. In Toscana più che in altre regioni, notiamo l’abbandono delle montagne e delle colline, perché molti contadini preferiscono il lavoro in città piuttosto che lavorare la terra. In Toscana troviamo numerosi immigrati tra i quali anche molti agricoltori del Mezzogiorno, che prendono possesso di poteri abbandonati.

Comunicazioni:
Una fitta rete sia ferroviaria che stradale e autostradale, collega la Toscana in tutte le sue località al resto dell’Italia. Le maggiori linee ferroviarie sono quelle di Torino-Genova-Pisa-Roma e la Milano-Bologna-Firenze-Roma. Nella parte orientale della regione passa l’Autostrada del Sole, mentre Siena e Firenze sono collegate da una superstrada. L’aeroporto principale toscano è situato a Pisa e precisamente nella località di San Giusto.

 

Molise

 

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MOLISE

molise
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 2 province: Campobasso e Isernia
Capoluogo - Campobasso
Superficie - kmq 4438
Parchi Nazionali - Parco Nazionale d'Abruzzo (1923)

Молизе
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grafico molise

molise Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
La combattuta situazione storica di questa Regione ha lasciato dei profondi segni che il tempo non ha ancora risanato. Nella storia il Molise fece parte insieme agli Abruzzi ad una regione romana. Successivamente, questo territorio divenne terra dei Sanniti; conquistata dai Longobardi, Saraceni, Bizantini, per finire più tardi terra di Federico II. Fu allora che il nome Molise prese piede, in quanto tra i diversi feudi nei quali era divisa, prevalsero i conti Molise. Più tardi nella Regione si abbatté un crollo economico-sociale, che continuò anche dopo l’annessione al Regno d’Italia, dove il Molise insieme agli Abruzzi formarono un’unica Regione. Nel 1963 il Molise si divise dagli Abruzzi per essere indipendente.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La zona montuosa comprende i Monti della Meta, nell’ultimo tratto di Appennino Abruzzese e i Monti del Matese e l’Appennino Sannita che compongono la parte settentrionale dell’Appennino Campano. Nel Matese le montagne più elevate sono il Miletto e il Muria. La parte orientale scende verso il mare con tratti collinosi molto rotondeggianti. Le montagne e le colline sono molto aride e a causa della composizione del terreno argilloso, si sono formati profondi solchi. La costa del Molise è lunga circa 38 km, è molto pianeggiante ad esclusione della zona del promontorio di Termoli dove è stato costruito un porto artificiale ora sede della Guardia Costiera e principale attracco per le isole Tremiti. Il porto è collegato con la Croazia ed ha un attivissimo cantiere navale.

 


Veduta di Termoli

Paesaggio:
Il paesaggio è prevalentemente montuoso e collinoso. Le morbide montagne sono molto arrotondate e sembrano un tutt’uno con la roccia. Anche nelle pianure coltivate si trova il terreno roccioso. Caratteristici sono i muretti intorno ai poderi fatti dai contadini togliendo le pietre dalla terra che lavorano. I prati dove pascolano le pecore sono molto secchi e rocciosi. Non si trovano grandi città nella Regione. Le piccole cittadine si trovano sulle cime dei promontori collinosi. Il litorale costiero è diventato via via la zona più popolata.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:

 


Panorama di Larino

Il lavoro agricolo impegna ancora gran parte dei lavoratori della Regione. Nelle piccole zone lavorate si trova un po' di tutto, producendo appena il fabbisogno familiare: patate, fagioli, cereali e olio. Le zone che producono per i mercati esterni sono molto poche. Nelle pianure costiere si usano sistemi di concimazione moderni per la produzione di colture specializzate come le frutta, uva da tavola, ortaggi, barbabietole da zucchero e tabacco. Spesso si unisce all’agricoltura anche l’allevamento di ovini, che praticato un tempo con il metodo della transumanza, è il più sviluppato nonostante negli ultimi anni sia in diminuzione. E’ notevole la produzione dei formaggi.

Industria - Turismo:
Degno di nota è sicuramente lo stabilimento FIAT di Termoli per la produzione di motori e il centro di Agnone per la produzione di campane. Il settore più sviluppato è quello alimentare con gli impianti conservieri, caseifici e frantoi oleari. Da ricordare il settore tessile e del legno. Nota è la produzione artigianale dei pizzi a Tombolo e quello della fabbricazione dei coltelli. Il turismo lungo la costa è abbastanza sviluppato e diverse cittadine costiere sono bandiera blu d'Europa. Nell'interno oltre a splendidi paesaggi ci sono tre importanti siti archeologici: Altilia, Pietrabbondante e Larino.

Posizione e Confine:
L’estensione del Molise va dall’Appennino alla costa adriatica, ed è compreso dal fiume Trigno nella parte settentrionale e il fiume Fortone nella zona meridionale. Confina a nord con gli Abruzzi e il Mar Adriatico, a est con la Puglia, a sud con la Campania e a ovest con il Lazio e un piccolo tratto di Abruzzo.

Fiumi - Laghi:
I fiumi sono tutti a carattere torrentizio. I principali del versante adriatico sono il Fortone che sfocia però in zona pugliese, il Trigno e il Biferno che scende dal Matese.

Clima:
Il clima è tipicamente continentale con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazioni nevose abbondano nelle zone montuose. Le piogge scarseggiano nei mesi estivi. Sulla costa il clima è mite.

Popolazione:
Gli abitanti del Molise preferiscono vivere concentrati nei paesi e nei piccoli borghi. E’ molto raro trovare singole abitazioni sparse nel territorio. In montagna e nelle colline meno fertili troviamo dei panorami desolati e abbandonati. Campobasso, il capoluogo regionale, in questi ultimi anni si sta ingrandendo ed ha superato i 50 mila abitanti. Termoli ed Isernia invece si aggirano tra i 25-30 mila abitanti.

Comunicazioni:
Le linee ferroviarie, stradali e autostradali, assicurano le comunicazioni con gli Abruzzi e la Puglia lungo la costa adriatica. Da Termoli parte un linea ferroviaria secondaria che porta a Campobasso e prosegue per Benevento. Le vie di comunicazione interne sono molto scarse, ostacolate anche dalle montagne del territorio.

 

Umbria

 

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UMBRIA

umbria
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 2 province: Perugia, Terni
Capoluogo - Perugia
Superficie - kmq 8456
Parchi Nazionali - Parco Nazionale dei Monti Sibillini (1990)

Умбрия
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grafico umbria

umbria Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste -Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Originariamente in questa Regione vivevano due popoli italici antichissimi: gli Umbri e gli Etruschi. All’epoca romana dell’imperatore Augusto, che determinò i confini, questa Regione si estendeva fino alla costa adriatica delle Marche e a occidente lasciava all’Etruria la zona del Lago Trasimeno. Dopo la caduta dell’Impero Romano la Regione fu spartita tra i Longobardi e i Bizantini. Nel tempo queste zone rimasero sempre divise in tanti piccoli stati, tra i quali diventarono molto potenti le Signorie dei Monferrato e dei Malatesta.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La maggior catena montuosa dell’Umbria è data dall’Appennino Umbro-Marchigiano, situato al confine con le Marche. La distesa dell’Appennino si estende dal valico della Bocca Trabaria a Forca Capine fino al salire ai Monti Sibillini, nei quali troviamo la vetta più alta che è il Monte Vettore con i suoi 2478 m.; scendendo verso la conca del Lago Trasimeno e la valle del Tevere si trovano pareti più ripide e cime molto arrotondate. Oltre il Tevere, parallele ai monti dell’Antiappennino tosco e laziale, si trovano altre catene montuose meno importanti e non molto alte che limitano il confine di sud e sud-est. Tra le alture appenniniche e quelle antiappenniniche, troviamo numerosi bacini più o meno grandi, quasi pianeggianti. Le principali zone pianeggianti sono la valle del Tevere chiamata Val Tiberina e la Valle Umbra, attraversata dai fiumi Topino, Clitunno e Chiascio. La valle della zona del Tevere nasce molto stretta e sconnessa, ma dopo Perugia si regolarizza e si estende in ampi prati verdi. Le altre zone pianeggianti più importanti sono le conche di Cascia, Norcia, Gubbio, Terni e Gualdo Tadino. Queste zone sono molto fertili e sono circondate da colline. Nel passato queste conche erano dei laghi.

Paesaggio:
Immerso nelle montagne dell’Appennino Umbro-Marchigiano troviamo il territorio prevalentemente collinoso e verdeggiante dell’Umbria. Tutta la zona si presenta con un susseguirsi di larghe valli irregolari che compongono un verde panorama ondulato; per questo motivo viene chiamata ‘Umbria verde’. Nel territorio umbro scorre il Tevere con i suoi affluenti disposti sia a destra che a sinistra; gli affluenti sono alimentati a loro volta da torrenti e sorgenti, che affiorano ai piedi delle montagne e che grazie alla composizione calcarea lasciano filtrare l’acqua che scende dal sottosuolo, prima di riaffiorare in superficie. La straordinaria vegetazione è data dall’abbondante acqua del sottosuolo.

 


Rocca Maggiore ad Assisi

Caratteristica di questo verde panorama è la presenza di numerosi santuari, che testimoniano la fede fin dai tempi più lontani della popolazione e i castelli medioevali che fanno immaginare le feroci lotte e le rivalità dei ricchi.
Pur non mancando le strutture moderne, questa regione mantiene ancora la sua originalità nelle cittadine, alcune costruite dai popoli Etruschi e Romani. Durante il periodo del Medioevo, vennero istituiti dei liberi Comuni, che furono di grande importanza e ricchezza; ciò è dimostrato dai numerosi edifici pubblici e dalle splendide chiese costruite in quell’epoca.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’agricoltura non è fiorente in Umbria sia per i sistemi di coltivazione arretrati, sia perché le varie zone sono divise in piccole proprietà che solitamente sono condotte a mezzadria. La grossa concentrazione agricola è situata in modo particolare nelle valli, nelle conche e nella parte occidentale della Regione. Tra le colture principali ricordiamo quella del grano che è la più diffusa, delle barbabietole da zucchero e del tabacco. Piccole produzioni di vino e olio offrono dei prodotti di ottima qualità. Una particolarità è la coltura dei tartufi e i più rinomati sono quelli neri di Norcia. L’allevamento più sviluppato è quello dei suini, mentre esisteva un tempo, nelle montagne, anche quello di pecore che oggi sta via via scomparendo. I folti boschi danno la possibilità di forniture consistenti di legname.

Industria - Turismo:

 


Caratteristico borgo costruito sul cucuzzolo di una collina: Panicale

Gli impianti industrializzati sono concentrati nelle zone di Perugia e Terni. Ricordiamo che in Umbria ci sono moltissime fabbriche e imprese artigianali. Tra le maggiori industrie troviamo quelle pesanti per la produzione di energia elettrica, nei pressi delle Cascate delle Marmore. Atri tipi di industrie sono quelle alimentari, tessili e dell’abbigliamento. Per finire troviamo moltissime produzioni di antica tradizione tra cui quella della carta e le industrie tipografiche. Pur essendo immersa in un bellissimo paesaggio con un patrimonio artistico come i santuari, le vecchie città medioevali, i musei, le manifestazioni culturali e folcloristiche, l’Umbria non trova con il turismo un grande reddito per l’economia interna.

Posizione e Confine:
Nella penisola italiana, l’unica Regione che non è bagnata dal mare è proprio l’Umbria, che confina a nord e a est con le Marche, a sud con il Lazio e ad est con il Lazio e la Toscana.

Fiumi - Laghi:
L’Umbria é ricca di fiumi. Il più grande è il Tevere, che nasce dal Monte Fumaiolo e dopo aver percorso la Toscana entra nel territorio umbro per poi proseguire nel Lazio, dove va a ricevere le acque del suo maggior affluente: il fiume Nera. Il Nera che prima di entrare nel Tevere riceve le acque del Velino formando così la famosa cascata delle Marmore. In Umbria troviamo il Lago Trasimeno, poco profondo e la sua superficie va lentamente diminuendo. Questo lago per estensione è il quarto d’Italia. Vi sono altri laghi più piccoli; i più significativi sono il Lago di Corbara e il Lago di Chiusi situato al confine con la Toscana.

Clima:
La Regione essendo rinchiusa dai rilievi montuosi non beneficia dell’influenza del mare. Il clima è continentale con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazioni sono abbondanti specialmente nei pressi delle catene appenniniche. Spesso nelle conche e nei tratti pianeggianti più piccoli, d’estate non c’è vento e l’aria è afosa. In generale l’Umbria gode di un ottimo clima dovuto alla ricca vegetazione.

Popolazione:
In Umbria il rapporto tra territorio-abitanti è sotto la media nazionale. Non ci sono grossi agglomerati urbani; le zone più popolate sono quelle della Valle Umbra e della Conca di Terni. Le città in queste zone non superano i 160 mila abitanti. Come in quasi tutte le regioni a carattere montuoso c’è le tipica tendenza di abbandonare le zone alte montuose e collinari, per trasferirsi nelle città in pianura o emigrare nelle altre regioni o addirittura all’estero.

Comunicazioni:
Costruita sopra le alture o i colli secondo regole medioevali, che permettevano di difendere le città dagli attacchi di altri popoli, oggi le città più alte tendono ad essere sempre più isolate proprio perché trovano grosse difficoltà di comunicazione per le loro posizioni urbanistiche. Gli impianti stradali e ferroviari più importanti passano solo all’esterno della Regione. Le uniche vie importanti sono quella ferroviaria che collega Ancona con Roma passando per Terni e Foligno e quella stradale che da Roma arriva a Porto d’Ascoli, nelle Marche, toccando le città di Foligno e Spoleto.

 

Abruzzo

 

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ABRUZZO

abruzzo

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Province - Regione formata da 4 province: Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo
Capoluogo - L'Aquila
Superficie - kmq 10.794
Parchi Nazionali - Parco Nazionale d'Abruzzo (1923), Parco Nazionale del Gran Sasso e monti della Laga (1991), Parco Nazionale della Maiella (1991)


Абруццо
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grafico abruzzo

abruzzo Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
La Regione cominciò a chiamarsi Abruzzo dal latino Aprutium, nel Medioevo, poi successivamente con il Regno di Napoli fu divisa in due parti: Abruzzo Ulteriore e Abruzzo Citeriore. Nel 1860 con l’Unità d’Italia, alla regione era annesso anche il Molise dove prendeva il nome di Abruzzi e Molise, da cui fu separata nel 1963.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Questa Regione comprende l’Appennino Abruzzese che è composto dai Monti della Laga, dal Gran Sasso e dalla Maiella. Più spostati nel centro ci sono il Monte Velino e Monti della Meta. Nella parte più a ovest sono compresi i Monti Simbruini e il gruppo del Monte Cornacchia. Una caratteristica di rilievo è data dalle grandi conche pianeggianti come la Conca Aquilana, la Conca del Sulmona e la Conca del Fucino: furono tutte dei laghi nel tempo scomparsi. La Conca del Fucino è stata l’unica ad essere stata creata artificialmente, prosciugando il lago. Alle spalle della costa, troviamo la zona collinare composta dai terreni argillosi sabbiosi e a volte corrosi dalle acque provenienti dalle montagne.

 


S. Maria di Collemaggio a L'Aquila

Per circa 120 km il litorale costiero si estende con una pianura lineare, fermata per un solo tratto dal promontorio della Punta della Penna, dove ci sono delle alte costiere rocciose che spiovono sul mare. La costa è molto fertile e ben coltivata. Le piantagioni agricole scendono fino ad arrivare a ridosso delle spiagge, raramente più larghe di 100 m.

Paesaggio:
La Regione è prevalentemente montuosa e collinosa, fino a scendere a est dove troviamo la fascia pianeggiante della costa. Gli Appennini sono ricoperti da desolati prati e da boschi con poca vegetazione. Il paesaggio collinare cambia, dando vita a verdi distese e a ricchi corsi d’acqua. Ulteriore panorama è quello dato dalla zona costiera dove si ha nella parte interna a soli cinquanta chilometri, il paesaggio Appenninico.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Il terreno e il clima non consentono forti colture in questa regione, anche se l’agricoltura ha un grosso peso per l’economia. Negli Abruzzi troviamo i primati nella produzione di fichi, carote e uva da tavola. Nelle conche pianeggianti altre colture in genere diffuse sono quelle del grano, patate, barbabietole e tabacco. Buona anche la produzione di frutta e ortaggi. La liquirizia nella zona di Atri e lo zafferano nella Conca Aquilana sono i prodotti tipici dell’Abruzzo. In questa Regione si trovano ancora notevoli allevamenti di ovini che però vanno a diminuire sempre più nel tempo. La transumanza, cioè il trasferimento dei greggi, per farli pascolare nel periodo invernale, nelle zone pugliesi del Tavoliere delle Puglie o in quelle dell’Agro Romano sta scomparendo. Per quanto sia possibile, si preferiscono gli allevamenti di ovini ad ogni altro tipo di animale da allevamento. L’allevamento dei bovini sta crescendo gradatamente. La posizione adriatica non è fattore di interesse per la pesca, che in questa regione non ha nessuna importanza.

Industria - Turismo:

 


La zona alta di Chieti

L’industria è ancora poco sviluppata. Tra le principali imprese troviamo quelle del settore alimentare, tessile, e dei mobili per quanto riguarda i mercati locali, mentre per la grossa distribuzione vi sono quelle del settore metalmeccanico nelle zone di Chieti e Pescara. Nei bacini di Campotosto e Barrea vengono prodotte notevoli quantità di energia elettrica. Nelle zone di Alanno e Vasto dove sono stati trovati giacimenti di petrolio e metano, sorgono degli importanti stabilimenti chimici. A Bussi sono stati trovati dei giacimenti di bauxite da cui si estrae l’alluminio. Numerose sono anche le attività artigianali, tra le quali ricordiamo quella delle ceramiche, dei tappeti, dei merletti e delle coltellerie.

Negli ultimi anni l’Abruzzo si sta riprendendo con il turismo, sia delle zone montane che in quelle collinari e marittime. Questo sviluppo però sta portando alla costruzione di strutture ricettive, sia alberghiere che di campeggi e villaggi turistici, minacciando così il panorama naturale.

Posizione e Confine:
Gli Abruzzi sono situati tra l’Appennino e la costa adriatica. I confini sono così composti: a nord dalle Marche e un tratto di Lazio, a est dal Mare Adriatico, a sud dal Molise e a ovest dal Lazio.

Fiumi - Laghi:
Nella costa adriatica sfociano il Tronto e i corsi d’acqua che scendono dal Gran Sasso e dalla Maiella, situati al confine con le Marche; mentre a carattere torrenziale sono l’Aterno-Pescara, il Sangro e il Trigno, i quali segnano il confine con il Molise.

Clima:
L’influenza del mare mitiga le coste abruzzesi rendendo il clima mite e mediterraneo. La parte interna della Regione ha un clima più continentale con inverni freddi ed estati molto calde. La pioggia e le nevi cadono in abbondanza dal periodo invernale fino alla primavera. Una costante siccità caratterizza l’estate.

Popolazione:
Le zone montuose sopra i 1000 m sono quasi tutte abbandonate. Gli abitanti cercano di concentrarsi nella zona costiera, nelle conche e nelle colline dove si trovano i centri più sviluppati. Le grandi città mancano e Pescara è l’unica ad avere oltre 100 mila abitanti. Negli anni passati ci fu una forte migrazione verso le regioni industrializzate e verso l’estero. Il rapporto demografico negli Abruzzi rileva una scarsa percentuale di superficie abitata ed è sotto la media italiana.

Comunicazioni:
Le reti di comunicazione permettono il collegamento con tutte le regioni italiane. Sia la linea ferroviaria che stradale costeggia la costa e permette il collegamento dell’Italia del sud con i centri del Nord. Altre vie di comunicazione sono quelle che dalla costa si spostano nel versante occidentale dell’Appennino collegando così la Regione con le regioni occidentali italiane.

 

Lazio

 

Mediasoft

LAZIO

 

lazio
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 5 province: Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo
Capoluogo - Roma
Superficie - kmq 17203
Parchi Nazionali - Parco Nazionale d'Abruzzo (1923)
Parco Nazionale del Circeo (1934)

Лацио
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grafico lazio

lazio Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Lazio, dal latino Latium, abitato dal popolo dei latini ed era situato nella zona del basso Tevere. Dopo il periodo dell’epoca repubblicana i confini si allargarono e con l’ordinamento di Augusto nell’epoca romana, la Regione comprendeva sia il Lazio che la Campania.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Il territorio è prevalentemente montuoso e collinoso, mentre le pianure si trovano in prossimità dei litorali costieri. Nella parte orientale troviamo una modesta sezione di Appennino, che incastra le zone di confine con l’Umbria, le Marche e gli Abruzzi. Sorgono in questo territorio i bassi e isolati Monti Sabini e i Monti Reatini nei quali sorge il monte più alto: il Terminillo con i suoi 2213 m. Costeggiando il confine con gli Abruzzi, troviamo i Monti Simbruini e i Monti Ernici caratterizzati dalla loro siccità e scarsa vegetazione. Tra gli Ernici e i monti del Preappennino, si trova la valle della Ciociaria, zona molto fertile dove passano i fiumi Liri e Sacco. La zona settentrionale della Regione, tra il Tevere e la costa, è occupata da un serie di monti che sono: i Monti Cimini, i Monti Volsini e i Monti Sabatini. A sud del Tevere c’è il gruppo dei Colli Albani.

 


Arco di Costantino a Roma

Tutti questi gruppi montuosi sono molto vecchi, di origine vulcanica e non superano quasi mai i 1000 m. Nei crateri non più attivi si sono formati dei laghi. Queste zone sono molto fertili e ben coltivate, in particolare a vigneti. Nella parte meridionale ci sono i Monti Lepini, i Monti Ausoni e i Monti Aurunci, le cui creste sono corrose, aride e solcate da forti frane, perchè trattasi di antichi monti. Lungo tutta la costa si trova la parte pianeggiante del territorio laziale. A nord, nella pianura più ampia, troviamo la Maremma laziale che poi continua con quella Toscana; nella zona centrale c’è la Campagna Romana dove passa il Tevere; infine a sud l’Agro Pontino, chiamato anche Paludi Pontine per alcune zone ancora acquitrinose dopo la bonifica del 1930 e 1940. Queste zone pianeggianti molto tempo fa erano delle paludi che poi nel tempo vennero bonificate e che oggi sono coltivate e suddivise in poderi. La costa è molto regolare, bassa e sabbiosa. Vi sono alcune sporgenze come il Capo Linaro, il Delta del Tevere, il Capo Circeo e il Promontorio di Anzio e di Gaeta dove si trova l’omonimo porto. Di fronte al porto di Gaeta, troviamo l’Arcipelago Pontino costituito da sei isolette tutte di origine vulcanica, anche se dei vulcani poco ricordano vista l’azione incisiva delle onde del mare. La principale è quella di Ponza.

Paesaggio:
Guardando tutto il territorio, sembra che questa Regione sia composta da diversi paesaggi: una zone settentrionale con irte e desolate montagne che ricordano quelle marchigiane, altre ricche di vegetazione con verdi boschi e distese di ulivi che richiamano alla mente l’Umbria. Dalla zona settentrionale una zona pianeggiante si mescola con la Maremma toscana e in quella meridionale dove troviamo la fine delle zone pianeggianti. Quì si alzano sulla costa delle rocce che precedono quelle della Campania.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Si coltivano cereali, soprattutto grano e avena nelle zone pianeggianti di Viterbo, Roma e Latina. Molto sviluppate sono le colture di ortaggi e alberi da frutto. Nella zona meridionale sono coltivati gli agrumi. Nei territori collinari vengono coltivati alberi da vite e ulivi. Per la produzione di vino da tavola ed olio il Lazio occupa uno dei primi posti in Italia. Le zone più prestigiose per la produzione di vino sono i Colli Abani, Formia, Montefiascone e Terracina. Si producono in notevole quantità anche barbabietole da zucchero e tabacco. Molte zone adibite a pascolo, sono state bonificate per essere destinate all’agricoltura. Sebbene gli allevamenti diminuiscono continuamente, il numero di ovini resta sempre elevato e mette la regione al secondo posto, solo dopo la Sardegna. Particolare è l’allevamento dei bufali, che permette la raffinata produzione di mozzarella. Molto importante è la pesca esercitata nel Mare Tirreno e Mediterraneo. I motopescherecci fanno scalo nei porti di Civitavecchia, Gaeta, e Fiumicino.

Industria - Turismo:

 


Chiesa di S. Michele nella Conca Reatina

Il Lazio non è una Regione molto industrializzata. Le attività principali sono quelle della meccanica, alimentare e del tabacco svolte nei pressi di Roma. Si stanno aprendo nuove strade industriali, tra cui l’industria farmaceutica, chimica, grafica, cinematografica e dell’abbigliamento. Importante è il centro nucleare nei pressi di Frascati. Il turismo è una delle principali risorse economiche del Lazio; la sola città di Roma richiama numerosi turisti, italiani e stranieri. Oltre ai famosi interessi artistici e culturali, anche la Città del Vaticano richiama molti religiosi. Sono ambite anche le stazioni balneari e le località archeologiche come Cerveteri e Tarquinia.

Posizione e Confine:
Il territorio che comprende il Lazio si estende dagli Appennini e scende alla costa del Mar Tirreno. Questa zona è compresa dai fiumi Fiora a nord e Garigliano a sud. La Regione confina a nord con la Toscana, l’Umbria e un breve tratto di Marche; a est con gli Abruzzi, il Molise e la Campania, a sud e ad ovest, con il Mar Tirreno.

Fiumi - Laghi:
Nel Mar Tirreno sfociano il Tevere e altri minori fiumi, tra cui la Marta che esce dal Lago di Bolsena e la Fiora. Nella zona meridionale della Regione si trovano il Sacco e il Liri. Tra i laghi, numerosi nel Lazio, ricordiamo quello di Bolsena nei Molti Volsini; il Lago di Vico nei Monti Cimini; il Lago di Bracciano, nei Monti Sabatini; il Lago di Albano e di Nemi nei Colli Albani.

Clima:
La parte costiera è beneficiata dal mare che mitiga gli inverni e rinfresca le estati. Nelle parte interna della Regione l’inverno è rigido e l’estate è calda. Nel litorale costiero e nelle pianure le piogge sono scarse, mentre sulle montagne sono molto abbondanti specialmente nei periodi invernali e primaverili.

Popolazione:
La densità di popolazione nel Lazio è la terza d’Italia, preceduta solo dalla Lombardia e dalla Campania. Gli abitanti sono distribuiti in modo molto irregolare. Oltre la metà della popolazione occupa la sola città di Roma e inoltre visto l’afflusso degli immigrati, la popolazione ha quasi raggiunto i tre milioni. Contrariamente le zone montuose e collinari sono poco popolate. Altri centri urbani molto grossi non ci sono nel territorio laziale. Latina sfiora i 100 mila abitanti e gli altri capoluoghi sono attorno i 50 mila, mentre gli altri centri sono tutti sotto i 50 mila. Generalmente nel Lazio si usa vivere tutti in luoghi concentrati. Gli unici che vivono in modo isolato sono, i contadini che abitano nelle zone bonificate.

Comunicazioni:
Da Roma partono tutte le strade e le linee ferroviarie principali. Il percorso delle strade primarie è tracciato dalle antiche strade romane: la Flaminia arriva a Rimini, la Cassia raggiunge Firenze, l’Aurelia sale fino a Firenze, l’Appia con Brindisi, la Salaria collega Roma a Ascoli Piceno e la Triburtina arriva fino a Pescara. A Roma ci sono due aeroporti: quello di Ciampino e quello di Fiumicino.

 

Campania

 

Mediasoft

CAMPANIA

 

campania
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 5 province: Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno
Capoluogo - Napoli
Superficie - kmq 13596
Parchi Nazionali - Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano (1991)
Parco Nazionale del Vesuvio (1991)

Кампания
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grafico campania

campania Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
La zona intorno a Capua al tempo dei Romani si chiamava Agro Capuano che successivamente diventò Agro Campano e per finire Campania. Questo era il nome dato alla zona della fascia litorale tirrenica. Con il passare dei secoli, mancando l’unità del paese, ci furono numerose divisioni della zona, tra cui il Ducato di Napoli, il Ducato di Benevento, il Principato di Salerno e il Ducato di Amalfi. Con la costituzione del Regno d’Italia nel 1861, la Regione riportò il suo nome di Campania, ma con confini nettamente più estesi.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Il territorio campano è costituito dall’Appennino Campano che scende verso la costa tirrenica con catene montuose alternate e gruppi montuosi posizionati in modo irregolare. Il gruppo della Sella di Conza, divide l’Appennino Campano da quello Lucano. A nord sono situati i Monti del Matese ai quali appartiene la cima più alta della Regione con i suoi 2050 metri. Si prosegue con i Monti del Sanni, i Monti dell’Irpinia e il gruppo dei Monti Picentini. La Penisola Sorrentina è formata dai Monti Lattari. La ricca zona del Cilento compresa tra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro, da vita ad una fiorente produzione agricola e di pascoli. Le coste sono frastagliate e formano quattro golfi: il Golfo di Gaeta, il Golfo di Napoli, il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro. A nord troviamo il Golfo di Gaeta che per metà è territorio laziale.

 


Vista del porto di Napoli con il
Vesuvio sullo sfondo

La costa si presenta regolare e pianeggiante. In un solo tratto viene interrotta dalla foce del Delta Volturno. Scendendo più a sud troviamo compreso tra Capo Miseno e la Punta Campanella, il Golfo di Napoli. La costa si presenta con alte scogliere rocciose molto spioventi nelle estremità del Golfo, fino a scendere con ampie distese pianeggianti nella parte centrale. Situato tra la Penisola Sorrentina e Punta Licosa si trova il Golfo di Salerno che si presenta con alte coste rocciose e spioventi nelle estremità fino a chiudersi verso il centro della Piana del Sele, zona pianeggiante bonificata quasi completamente nelle zone acquitrinose. Nella parte meridionale, a sud della Punta Licosa scende nel mare, con una costa molto frastagliata, alta e rocciosa, l’Altopiano del Cilento. Capo Palinuro è l’unico posto con le coste sabbiose. Scendendo la costa verso sud ci sono pendii costieri alti fino a 500 m dal mare, ricchi di grotte e spettacolari insenature. Nell’estremo sud campano è situato il Golfo di Policastro, proprio a confine con la Basilicata. Il Golfo di Napoli racchiude le Isole Partenopee, Ischia, Capri e Procida.

Paesaggio:

 


Il Duomo di Amalfi

La Campania è una delle regioni più rigogliose di vegetazione, dal clima sempre mite e dai territori bellissimi. Il mare è un elemento molto importante nei panorami del territorio. Nella costa si trovano numerose insenature, golfi, ripide scogliere, penisole e delle tranquille baie. Le isole situate di fronte alla costa si contrastano con le rocce e con i colori particolari della natura. Una particolarità delle Regione è la presenza di vulcani. Uno di essi è il Vesuvio, che anche se inattivo, non è spento e domina tutto il Golfo di Napoli. Ai vulcani si deve la fertilità della pianura sottostante. L’altro aspetto della Campania è dato dalla zone montuosa composta da cime aride e spoglie, dove le coltivazioni e le comunicazioni sono scarse spesso rese inagibili dalle nevicate invernali.

Molto di rado la Regione mostra la sua straordinaria forza che tiene rinchiusa in sé, con i terremoti; le eruzioni vulcaniche anche se tenute sotto controllo sono un pericolo sempre costante.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Gran parte del territorio campano è montuoso e scarso d’acqua, quindi le uniche zone agricole sfruttate per la coltivazione sono quelle pianeggianti a ridosso delle zone costiere, come Napoli Caserta e Salerno che favorite dai terreni vulcanici molto fertili, dall’abbondanza di acqua e dal clima ottimale, hanno una grossa produttività. La Campania si pone ai vertici per la qualità e la produttività dei prodotti agricoli. Detiene i primati nella produzione, distribuita a livello nazionale, di pomodoro, patate, melanzane, peperoni e piselli, oltre alla frutta con fichi, albicocche, susine e ciliegie. Per agevolare la produzione di questi prodotti più redditizi, i terreni utilizzati per la produzione di cereali sono stati ridotti. Molto importante è anche la produzione di agrumi, di vino, di olio; oltre che canapa e tabacco. Dalla Campania viene distribuita quasi tutta la canapa del mercato italiano. L’allevamento è costituito in buona parte da bovini e bufali, caratteristici delle Regione. Nelle zone montane si trovano gli allevamenti di ovini, specialmente capre. Il mare non offre una ricca pesca e di conseguenza viene poco praticata. Le uniche zone sfruttate sono quelle adiacenti alle coste dove pescano molluschi e crostacei, componenti primari della la cucina campana.

Industria - Turismo:
L’industria si è sviluppata soprattutto nelle zone di Napoli e Salerno. Insieme alla Puglia detiene il primato delle ricchezze industriali. Molto diffusi sono gli stabilimenti che lavorano i prodotti agricoli. I più importanti sono quelli che producono formaggio, conserve di pomodoro, salami e marmellate. A primeggiare le industrie alimentari sono i pastifici che producono moltissime qualità di pasta. Tra i principali impianti meccanici e pesanti, troviamo le fabbriche dell’Olivetti a Pozzuoli con la produzione di calcolatrici e macchine da scrivere, l’Alfa Sud a Pomigliano d’Arco con gli impianti automobilistici, le industrie siderurgiche di Bagnoli, i cantieri navali di Castellamare di Stabia, oltre che stabilimenti chimici, farmaceutici e raffinerie di petrolio. I più grossi cotonifici si trovano in provincia di Salerno.

 


Fontana di Eolo a Caserta

L’artigianato gioca un ruolo molto importante nelle attività locali; ricordiamo Napoli dove cìè la maggior distribuzione di oggettistica come ricami, intarsi e camei, e Capodimonte con le celebri porcellane. Tipica è la lavorazione dei camei sulla pietra vulcanica e sulla madreperla, oltre a quella dei coralli e della tartaruga nella zona di Torre del Greco. Il turismo rappresenta un importante voce nell’economia della Campania. Il clima mite, il fascino dei paesaggi come Capri e Ischia e le bellezze artistiche delle zone archeologiche di Pompei e Paestum, attirano moltissimi turisti da tutto il mondo.

Posizione e Confine:
Il territorio campano è situato tra l’Appennino Campano e il Mar Tirreno. A nord la Campania confina con il Lazio e il Molise, a est con la Puglia e la Basilicata e sia a sud che a est con il Mar Tirreno.

Fiumi - Laghi:
I fiumi principali della Campania sono il Volturno, il Garigliano sul confine col Lazio, il Calore affluente del Volturno ed il Sele. Tutti questi fiumi hanno sfogo nel Mar Tirreno. Altri corsi d’acqua come il fiume Ofanto sfociano del Mare Adriatico. Il territorio consta la presenza di piccoli laghi vicino alla costa, come il Lago di d’Averno che è di origine vulcanica, il Fusaro costiero e il Lago di Matese che è invece di origine carsica.

Clima:
Il clima nella fascia costiera, nelle pianure e nelle isole è incredibilmente mite. Nelle zone di montagna nonostante le abbondanti nevicate invernali, il clima è piuttosto dolce.

Popolazione:
Nonostante le dimensioni ridotte del territorio la Campania è al secondo posto dopo la Lombardia per il numero di abitanti. La distribuzione della popolazione è molto diseguale. Lungo la costa troviamo dei grandissimi agglomerati urbani, che si fondono quasi con quelli vicini, mentre nelle zone montane tipo quella del Metese e del Cilento, troviamo una scarsa presenza di abitanti. Nel solo territorio della provincia di Napoli troviamo oltre la metà della popolazione complessiva. Nelle zone agricole le abitazioni sono accentrate nei paesi. L’emigrazione è elevata; all’inizio del secolo molti abitanti di questa regione emigrarono verso gli Stati Uniti mentre oggi si spostano nelle varie regioni italiane o europee.

Comunicazioni:
La città di Napoli è il nodo principale per comunicazioni sia stradali che ferroviarie. Con due linee ferroviarie modernissime la collegano a Roma per poi diramarsi verso il nord, mentre con altre due meno sviluppate la collegano con Bari e Reggio Calabria. Molte linee secondarie collegano i centri più piccoli e più esterni. La più grossa autostrada è quella del Sole che proviene da Roma, poi prosegue per Napoli, Salerno per infine arrivare fino a Reggio Calabria. Un’altra autostrada attraversa l’Appennino e collega la Puglia. Nella maggior parte dei casi le strade seguono le vecchie vie romane, come la Via Dominziana e la Via Appia.

 

Puglia

 

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PUGLIA

puglia
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 5 province: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto
Capoluogo - Bari
Superficie - kmq 19347
Parchi Nazionali - Parco Nazionale del Gargano (1991)

Апулия
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grafico puglia

puglia Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Nell’antichità alcuni popoli che popolavano queste terre venivano chiamati Apuli, da cui prese il nome la zona Apulia. Successivamente cambiarono in Puglia. Nel periodo romano l’ordinamento augusteo dette il nome a queste terre con Apulia et Calabria, perché a quel tempo la Penisola Salentina era ancora denominata Calabria.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Una zona montuosa sorge al confine della Campania e del Molise, vale a dire i Monti del Dàunia che si innalzano oltre i 1100 m. Il promontorio del Gargano è ricoperto da incantevoli boschi della Foresta Umbra. Inoltre nella parte settentrionale scende fino ai laghi di Lesina e di Varano. Nel versante meridionale scende molto rapidamente verso il Mare Adriatico e il Tavoliere delle Puglie che è un’estesa zona di pianura, solcata da torrenti e fiumi. Molte zone paludose, di questo territorio, sono state bonificate per renderle coltivabili. A sud del Tavoliere, sorgono le Murgie, che sono un altopiano ondulato, privo d’acqua e dalla composizione carsica.

 


I Trulli di Alberobello

Sempre nelle Murgie si trovano anche le famose Grotte di Castellano, mentre il Salento (o Penisola Salentina) ha la stessa natura delle Murgie, ma è più bassa e meno fertile.
Le coste sono paludose nei territori dei laghi costieri di Varano e di Lesina. Generalmente sono basse e sabbiose eccetto un breve tratto del promontorio del Gargano dove sono alte e scoscese. Il litorale costiero è molto uniforme. Questa sua linearità è interrotta dal Golfo di Manfredonia dove predominano le montagne del Gargano e dai porti naturali che sono quello di Taranto, Brindisi e Capo d’Otranto.

Paesaggio:
A differenza delle regioni vicine, il territorio della Puglia è il più omegeneo d’Italia dovuto alla mancanza degli Appennini.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
La produzione agricola è una delle più rilevanti in Italia. Sviluppate sono le colture della vite e dell’ulivo che non richiedono terreni molto fertili. La Puglia si pone ai primi posti per la produzione di olio, vino e uva da tavola. Molto importante è la produzione di avena e ortaggi, quella di mandorle per la quale la Calabria è seconda solo alla Sicilia, di grano duro nel territorio del Tavoliere, di fichi nei pressi di Bari, di tabacco e barbabietole da zucchero nel leccese. Gli allevamenti sono soprattutto di ovini. Si cerca di incrementare anche quello dei bovini che è molto scarso. La pesca viene fatta in tutta la costa, ed è praticata soprattutto quella d’alto mare. Ricordiamo la pesca dei crostacei e dei molluschi provenienti nella maggior parte dagli allevamenti di Taranto. I principali orti sono quelli di Manfredonia, Gallipoli e Monopoli.

Industria - Turismo:

 


Festa della Madonna dei Martiri a Molfetta

La Puglia è una delle regione del Mezzogiorno più industrializzate, beneficiata dei porti che permettevano il commercio con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Gran parte degli stabilimenti si sono stati costruiti nel triangolo Bari-Brindisi-Taranto, agevolati della scoperta di giacimenti di metano nei pressi della Basilicata. A Taranto e a Bari sorgono stabilimenti per raffinare il petrolio, per fabbricare fibre sintetiche e materie plastiche. Un modernissimo impianto siderurgico è al primo posto per la produzione di acciaio in Italia. Numerose sono anche le industrie per la lavorazione di prodotti agricoli come gli stabilimenti vinicoli, conservieri, del tabacco e gli oleifici.

Posizione e Confine:
La Puglia è chiamata anche ‘il tacco d’Italia’. Si estende nell’estremo sud-est delle penisola italica. Confina a nord ed a est con il Mare Adriatico, a sud con il Mare Ionio e a ovest con la Basilicata, la Campania e il Molise.

Fiumi - Laghi:
Gli unici fiumi che hanno un’importanza rilevante sono l’Ofanto che scende nell’Adriatico e il Fortore che segna il configne con il Molise. Altri meno importanti sono il Candelaro e il Carapelle.

Clima:
Il clima è tipicamente mediterraneo: caldo secco d’estate e mite d’inverno. Nel territorio pugliese le piogge sono molto rare. Solo d’inverno ci sono delle precipitazioni piovose. La Puglia è la regione meno piovosa d’Italia.

Popolazione:
La Puglia è una regione altamente popolata e tende ad aumentare sempre di più. Il fenomeno dell’emigrazione sta diminuento notevolmente, soprattutto dopo lo sviluppo industriale. Città come Bari e Taranto hanno raddoppiato il loro numero di abitanti in poco tempo. La popolazione agricola è concentrata in grossi borghi rurali. Come in tutta l’Italia meridionale le case isolate sono molto rare. Solo nella zona delle Murge ci sono ancora alcune tipiche abitazioni chiamate trulli.

Comunicazioni:
In Puglia ci sono tre linee ferroviarie che collegano la Regione con il resto dell’Italia: lungo la costa adriatica corre la linea per Ancona-Bologna, mentre da Bari e da Taranto quelle per Napoli. Le autostrade consentono di collegare Bari con Bologna e Napoli con Roma. La rete stradale permette dei buoni collegamenti con tutte le località. I più importanti aeroporio sono quelli di Palese vicino a Bari e di Casale nei pressi di Brindisi.

 

Basilicata

 

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BASILICATA

basilicata
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 2 province: Matera e Potenza
Capoluogo - Potenza
Superficie - kmq 9.992
Parchi Nazionali - Parco Nazionale del Pollino (1923)


Базиликата
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basilicata Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Prima di essere conquistata dai Romani, questa Regione si chiamava Lucania. Successivamente con l’imperatore Augusto che la unì con Bruttium, l’attuale Calabria, cominciò a chiamarsi Basilicata, che deriva dal greco basilikos (governatore e principe). Più tardi con la conquista dei Normanni gli rimase il nome e i confini attuali rimasero gli stessi. Nel periodo che va dal 1932 al 1947 la Regione si richiamò ufficialmente Lucania. Oggi il nome è ritornato Basilicata, ma gli abitanti si chiamano Lucani.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
A ridosso della Campania, troviamo la fascia montuosa dell’Appennino Campano, mentre nella parte orientale troviamo la zona collinare che scende man mano che si arriva al mare. Le cime maggiori sono: il Volturino, il Volture, il Monte Sirino, il Monte Pollino nel confine con la Calabria. La larghezza della pianura della Basilicata si aggira attorno a i 20-30 km dalla costa, ed è meno della decima parte del territorio. E’ attraversata dal corso inferiore di alcuni fiumi. Tempo fa l’area pianeggiante era paludosa e malsana, adesso è stata quasi completamente bonificata. Le coste sono lungo il Mar Ionio, basse e uniformi, i tratti sabbiosi si alternano a foci di fiumi, a zone acquitrinose e a paludi. Il versante costiero occidentale, al contrario, è alto e spesso si presenta con profondi dirupi.

 


Il Castello normanno si impone
nel paesaggio di Melfi

Paesaggio:
Gran parte del territorio è montuoso e collinoso, scavato da spaziose e sinuose vallate fino a scendere nella breve fascia di pianura costiera. La zona montuosa si presenta arida e priva di vegetazione. Nelle zone di campagna sono poco le case isolate. Gli agglomerati urbani sono costruiti molto distanti l’uno dall’altro, spesso sopra alle grandi colline. Anche se la Regione è bagnata da due mari, non esistono porti molto grandi, come del resto neanche grossi centri urbani.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’agricoltura è la principale fonte economica, ma produce redditi bassi. Le colture principali sono i cereali, le barbabietole da zucchero, l’ulivo, la vite, gli agrumi e il tabacco. Notevole è la produzione di pomodori, mandorle, fragole, noci e fichi. L’allevamento è costituito nella maggior parte dalla pastorizia ovina e caprina, delle quali si produce una considerevole quantità di lana e formaggio. Abbastanza numerosi sono i suini, mentre più scarsi sono i bovini.

Industria - Turismo:

 


Parte vecchia di Matera

L’industria regionale è molto scarsa. Ci sono impianti per la limitata lavorazione ai prodotti locali, agricoli e dell’allevamento. Negli ultimi tempi si stanno sviluppando gli impianti petrolchimici, dopo il ritrovamento di alcuni giacimenti di metano nel territorio e quelli di materie plastiche. Numerose sono le attività artigianali come quelle della ceramicha e degli utensili del legno. Il turismo non è un’attività economica vantaggiosa. Tra le località turistiche ricordiamo: i Laghi di Monticchio situati in crateri di vulcani spenti nel Monte Vulture, le spiagge di Maratea e di Metaponto e Policoro con i suoi ruderi antichi.

Posizione e Confine:
La Basilicata trova i suoi confini a nord con la Puglia, a est sempre con la Puglia e il Mar Ionio, a sud con la Calabria e a ovest con il Mar Tirreno e la Campania.

Fiumi - Laghi:
I fiumi sono tutti a carattere torrentizio. I principali scendono dall’Appennino nella pianura ionica. Questi sono il Bradano, il Basento, l’Agri e il Sinni. In alcune zone si trovano le gravine, zone nelle quali le acque scavano profondi crepacci spioventi. Ci sono alcuni laghi di tipo vulcanico che sono quelli di Monticchio e i bacini artificiali costruiti per poter regolare la acque dei fiumi, usate nell’irrigazione e nella produzione di energia elettrica. I bacini più importanti sono quello di Bradano, sull’Agri e sul Pertusillo.

Clima:
Il clima è tipicamente continentale, anche se la Regione è bagnata nei due versanti, dal mare; inoltre è battuta dalle caldi correnti meridionali che prosciugano la poca umidità esistente.

Popolazione:
La Basilicata è una delle regioni meno popolate d’Italia in quanto il suo territorio montuoso non facilita l’insediamento dell’uomo. Il territorio secco e improduttivo ne ha favorito l’abbandono e l’isolamento della Regione. Intensa è l’emigrazione e si dice che ci sono più Lucani nel Mondo che nella propria patria.

Comunicazioni:
La Regione possiede tre linee ferroviarie: due passano vicino alla costa, mentre una attraversa la parte interna collegando Taranto-Metaponto-Potenza-Napoli. Il capoluogo di Matera è l’unico in Italia dove non passi una linea ferroviaria. L’unica autostrada che sfiora il territorio è quella del Sole. Alcune strade costruite negli ultimi anni, collegano una parte delle maggiori zone abitate, rompendo l’isolamento.

 

Calabria

 

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CALABRIA

calabria
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Province - Regione formata da 5 province: Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria, Vibo Valentia
Capoluogo - Catanzaro
Superficie - kmq 15080
Parchi Nazionali - Parco Nazionale della Calabria (1968)
Parco Nazionale del Pollino (1990)
Parco Nazionale dell'Aspromonte (1991)

Калабрия
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grafico calabria

calabria Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Il territorio della Calabria, anticamente era abitato dai Bruzi, successivamente fu occupato dai Greci che lo chiamarono Betia. Successivamente i Romani a loro volta lo trasformarono in Bruttium. Il popolo Calabro, invece, era situato nella zona della Puglia, nella Penisola Salentina che si chiamava Calabria. Nei secoli a seguire ci fu uno strano spostamento di nome. Già ai tempi di Carlo Magno l’antica zona del Bruzio si chiamava Calabria.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
I rilievi della Calabria sono costituiti dal Monte Pollino, dal Monte Pellegrino che termina l’Appennino Lucano, dall’Appennino Calabro e dalla Catena Costiera che si estende lungo la fascia costiera occidentale. Nella parte centrale si trova il Gruppo della Sila. La Sila è zona montuosa più estesa della Regione e offre un panorama che nessun’altra parte appenninica o alpina riesce a dare. La cima più alta è il Monte Botte Donato alto quasi 2000 m. Sono distinte tre parti: la Sila Grande nel centro, la Sila Greca a nord e la Sila Piccola a sud. La Sila è una zona molto ricca di acqua e vegetazione. Nella parte meridionale della Calabria troviamo l’ultimo gruppo delle Serre e il Massiccio dell’Aspromonte.

 


Chiesa di S. Maria dell'Isola a Tropea

Inserite tra la parte montuosa e la costa sorgono delle colline interrotte da zone pianeggianti, le più importanti sono: la Piana di Sibari sulla costa ionica e la Piana di S.Eufemia e di Gioia Tauro sul Tirreno.
Le coste sono alte e dirupate nel versante tirrenico, mentre sono basse e sabbiose sul versante ionico. Tra le regioni della penisola meridionale, la Calabria è quella con il più grosso sviluppo costiero. Sul Mar Ionio si aprono i golfi di Taranto e il Golfo di Squillace, mentre nella parte Tirrenica si trovano quello di Sant’Eufemia e di Gioia.

Paesaggio:
Il territorio calabrese è prevalentemente montuoso e collinare. Il paesaggio si mischia tra i continui aspetti montuosi e collinari che scendono quasi sul mare, lasciando qualche tratto pianeggiante nelle zone dove sfociano i fiumi. Due solchi dividono la penisola calabrese in tre gruppi montuosi ricchi di verdi boschi, pascoli e acque sorgive. La conformazione del terreno isola i centri urbani dove si accentra la popolazione. Nei litorali costieri mancano i porti.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’attività agricola coinvolge la maggior parte degli abitanti della Calabria, anche se si limita ai soli spazi pianeggianti. Lungo le coste si sviluppano colture redditizie come le barbabietole da zucchero, tabacco, fiori, ortaggi, ulivi e arance. Tipica coltura di questa regione è il cedro e il bergamotto il quale viene esportato in tutto il mondo. Molto abbondante è anche la coltivazione di fichi e mandorli. Le zone collinari vengono coltivate a viti. La pastorizia è in declino, mentre fiorenti sono gli allevamenti di bovini. Sebbene la Calabria sia circondata dal mare, la pesca non è molto sviluppata. Tipica è la pesca del pescespada nelle zone vicino allo Stretto di Messina, Bagnara Calabra e Scilla.

Industria - Turismo:
La sola zona industriale di rilievo è quella di Crotone, per il resto sono stati costruiti negli ultimi tempi impianti per la lavorazione dei minerali di zinco e piombo e fabbriche di concimi chimici e di acido solforico. Altri impianti industriali sono legati alle produzioni agricole locali. L’artigianato produce legni intagliati, tappeti e ceramiche, ma generalmente tessuti fatti a mano. Il turismo interessa soprattutto le zone di montagna e della costa.

Posizione e Confine:
La Calabria è la regione più meridionale della penisola italiana. Saldata a nord con la Basilicata, è contesa nei suoi due versanti dal Mar Ionio a est e il Mar Tirreno a ovest.

Fiumi - Laghi:

 


I resti del Teatro Greco di Locri

I fiumi sono a carattere torrentizio e i loro corsi sono brevi in quanto le montagne sono vicino alla costa. Durante l’inverno e specialmente in primavera, a causa dello scioglimento delle nevi e dell’abbondanza delle piogge, i fiumi scendono molto violentemente, straripando e innondando la terra fertile. Durante l’estate la maggior parte dei fiumi rimangono asciutti. I fiumi più importanti sono il Crati con gli affluenti Coscile e Muscone e il Neto con l’affluente Vitravo. I due fiumi nascono dalla Sila e sfociano nel Mar Ionio, mentre altri di minor importanza sono il Savuto e il Massina che sfociano nel Tirreno. La Calabria è priva di laghi naturali.

Con le varie costruzioni di canali e dighe, si sono formati artificialmente tre grossi bacini alimentati da dei corsi d’acqua della Sila, tra cui il Lago Arvo, il Lago di Cacita e il Lago Ampollino.

Clima:
Grazie all’influsso del mare il clima di questa Regione è prevalentemente mediterraneo , mentre all’interno, nelle zone montuose, il clima è più rigido con abbondanti precipitazioni.

Popolazione:
In Calabria mancano i grossi centri abitati. Le cause sono da attribuire alla conformità del terreno gran parte montuoso e dalle attività agricole degli abitanti, i quali si addensano in paesi isolati l’uno dall’altro. Come in quasi tutti i paesi meridionali, anche in Calabria si assiste al fenomeno dell’emigrazione, sia all’estero che in altre regioni italiane.

Comunicazioni:
La Regione, è attraversata da due linee ferroviarie: una lungo tutto il litorale della costa tirrenica collega Reggio Calabria a Napoli, mentre l’altra proveniente da Taranto percorre la sponda Ionica. Una rete interna collega le località più esterne ai centri. L’ultimo tratto di autostrada del Sole termina a Reggio Calabria, passando per Villa San Giovanni. Il collegamento alla Sicilia nello Stretto di Messina avviene tramite ad una rete di navi traghetto.

 

Sicilia

 

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SICILIA

sicilia
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Province - Regione formata da 9 province: Agrigento, Caltanisetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani
Capoluogo - Palermo
Superficie - kmq 25708
Parchi Nazionali - Nessuno

Сицилия
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grafico sicilia

sicilia Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Gli antichi abitanti, i Sicani, chiamarono questa Regione Sicania. Quando fu colonizzata dai greci fu denominata Trinachia, per la forma triangolare che le apparteneva. Il nome Sicilia lo prese dal popolo dei Siculi.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
La maggior parte del territorio è montuoso. Nella zona settentrionale è situato l’Appennino Siculo, che si divide in tre zone ben distinte: i Monti Peloritani dai quali scendono le violente fiumane, i Monti Nebrodi (o Caronie) in parte ricoperte da un misera boscaglia e con cime tondeggianti e le Madonie, dove si trovano le cime più alte: il Pizzo Carbonara sfiora i 2000 m. Il resto dell’isola non ha altre catene montuose, ma dei singoli rilievi staccati. Nella zona occidentale si trovano i Monti Ghibellini. Nella parte centro-meridionale ci sono l’Altopiano Solfifero e i Monti Erei; nella zona sud orientale ci sono i Monti Iblei dove si trova il vulcano dell’Etna. L’Etna è uno dei vulcani ancora attivi più grandi del mondo. Il suo cono terminale raggiunge i 3269 m. ed è ricoperto gran parte dell’anno dalle nevi. Alcune zone pianeggianti si trovano nei pressi di Trapani, Marsala e Palermo, dove sorge la fertilissima Conca d’Oro.

 


Vista del centro storico di Cefalù

Ai piedi dell’Etna si trova la Piana di Catania, la quale è la più vasta dell’intera isola.
Le coste sono alte e frastagliate nel litorale tirrenico, sono basse e in qualche punto acquitrinose nella parte orientale dell’isola, mentre nella parte meridionale è sabbiosa con dune in alcuni tratti e paludi in altri. Della Sicilia fa parte l’arcipelago delle Isole Eolie o Lipari che si trova a nord del golfo di Milazzo. Le isole che costituiscono l’arcipelago sono: Lipari, Salina, Panarea, Alicudi e Filicudi, Vulcano e Stromboli. Le ultime due menzionate sono dei vulcani ancora attivi. L’arcipelago delle Egadi invece si trova al largo della costa occidentale. L’isola più importante è Favignana. Nel Mar di Sicilia si trovano Pantelleria e le Isole Pelagie con Linosa e Lampedusa. Nelle acque del Tirreno sorge l’Isola di Ustica.

Paesaggio:
La Sicilia propone i più contrastanti aspetti di tutte le Regioni italiane. Si possono trovare distese di campi di grano e sterili colline, zone aride e giardini lussureggianti, le nevi del vulcano e il caldo torrido della costa, grandi città urbane e deprimenti paesi isolati. Nella zona delimitata da Palermo, Messina e Siracusa si addensa la maggior parte della popolazione sicula. Questa zona è molto ricca di vegetazione; include i monti più alti e i fiumi più lunghi, ma è anche la zona più piovosa. A sud di questo triangolo, nella parte meridionale dell’isola, troviamo dei territori molto secchi dove si abbattono i venti caldi africani.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
L’agricoltura è sviluppata soprattutto nelle pianure costiere. I prodotti principali che si coltivano sono: grano, cereali in genere, agrumi, vite, ulivo, frutta, legumi e ortaggi. Molto importante è la produzione di olio e di vino; soprattutto dei vini liquorosi come il Marsala, il Moscato di Siracusa e il Passito di Pantelleria. Coltivati intensamente sono il mandorlo, il nocciolo, il fico. Viene coltivato anche il cotone. L’allevamento in Sicilia non è molto sviluppato: la pastorizia è sempre più in diminuzione e quella dei bovini scarseggia a causa della mancanza di foraggio. La produzione di ottimi formaggi rimane sempre legata all’allevamento. La pesca è molto fiorente, sia quella del pescespada nel Golfo di Messina, che quella di altura con il pesce azzurro, tonno, molluschi e crostacei. I porti dove si concentra di più la pesca sono quelli di Mazara del Vallo e di Sciacca.

Industria - Turismo:

 


Il Tempio dorico di Segesta

L’industria sicula è per lo più di tipo estrattiva, in quanto ci sono moltissimi giacimenti minerali di una certa importanza. Notevole è la produzione di sale, ricavato dalle miniere di salgemma e dalle grandi saline. Negli ultimi anni sono stati scoperti dei giacimenti di petrolio che hanno determinato il costruirsi di raffinerie ed altre industrie ad esse collegate. Da ricordare sono gli stabilimenti chimici e le industrie alimentari. Per molti anni la Conca d’Oro e Taormina sono state le tappe dei turisti d’eccezzione. Da qualche tempo il turismo in Sicilia sta rivalutando le bellezze che la Regione possiede, cercando di sviluppare l’economia turistica. L’attività turistica sta diventando la principale fonte di guadagno per la Sicilia, sebbene sia ancora lontana dall’aver realizzato tutte le sue possibilità.

Posizione e Confine:
La Sicilia è bagnata a nord dal Mar Tirreno, a est dal Mar Ionio e a Sud dal Mare Mediterraneo. Lo Stretto di Messina divide per soli 3 km la Sicilia dalla penisola italiana.

Fiumi - Laghi:
I fiumi della Sicilia sono a carattere torrentizio e hanno un corso breve. Se si dovessero confrontare, sarebbero comparati, perché molto simili, con quelli della Calabria. I più lunghi e più capienti come portata d’acqua, sono il Simeto e l’Alcantara che sfociano nel Mar Ionio. Nel mar Tirreno soltanto il Torto ha una certa importanza. Nel Mediterraneo sfociano il Belice, il Platani e il Salso. Il laghi della Regione sono molto piccoli. In mezzo all’isola è presente il Lago di Pergusa, che offre a volte un singolare fenomeno, cioè quello di far diventare le acque tutte rosse a causa di un processo naturale di certi microrganismi che ci vivono dentro.

Clima:
Il clima è tipicamente Mediterraneo. Quando soffia il vento dall’Africa, detto scirocco, il caldo alza la temperatura fino ad opprimere. Nella parte centrale il clima è continentale.

Popolazione:
La Sicilia è sempre stata una delle regioni italiane più popolate e la distribuzione demografica non è mai stata omogenea. Palermo e Catania sono le città densamente più popolate. Nell’interno dell’isola troviamo alcune zone completamente spopolate. Gli agglomerati urbani si differenziano per il tipo di attività economica che svolgono. Come in tutte le regioni meridionali troviamo nelle campagne le tipiche concentrazioni di abitazioni rurali; l’unica zona dove troviamo delle abitazioni isolate è nella Piana di Catania o in certi punti della costa settentrionale. Negli ultimi anni lo spostamento verso le città è diventato intenso a causa delle migliori possibilità di lavoro che la città può offrire. Il fenomeno dell’emigrazione verso il nord o l’estero è sempre frequente. Nei pressi di Palermo, a Piana degli Albanesi, vive una colonia di Albanesi che ha mantenuto le proprie usanze nei costumi, nelle abitudini e nella religione.

Comunicazioni:
Le linee ferroviarie principali sono la Messina-Palermo lungo il litorale tirrenico, la Palermo-Catania-Siracusa lungo la costa ionica e la Palermo-Catania attraversando l’interno dell’isola. Moderne costruzioni autostradali collegano le varie città. A Messina c’è il porto al quale fanno capo le linee per Napoli, Reggio Calabria, Villa San Giovanni, mentre a Palermo ci sono le linee per Cagliari, Napoli, Tunisi e Ustica. Gli impianti aeroportuali si trovano a Punta Raisi nei pressi di Palermo, a Fontanarossa vicino a Catania e a Birgi, a pochi chilometri da Trapani.

 

Sardegna

 

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SARDEGNA

sardegna
Ritorna all'Italia
Province - Regione formata da 4 province: Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari
Capoluogo - Cagliari
Superficie - kmq 24090
Parchi Nazionali - Parco Nazionale del Golfo di Orosei, Gennargentu e dell'isola dell'Asinara (1991)

Сардиния
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grafico sardegna

sardegna Le origini del nome
Rilievi - Valichi - Coste - Isole
Paesaggio
Agricoltura - Allevamento - Pesca
Industria - Turismo
Posizione e Confine
Fiumi - Laghi
Clima
Popolazione
Comunicazioni

Le origini del nome:
Il nome deriva dall’antico popolo che la abitava: i Sardi. Colonizzata dai Fenici, poi dai Greci, fu da questi ultimi chiamata Ienusa, perché nella sua forma geografica sembrava la forma di un piede umano.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:
Il territorio montuoso è costituito a nord dai Monti Limbara, mentre nella zona centro orientale sorge il massiccio dei Monti del Gennargentu, la cui vetta più alta è quella della Punta La Marmora. Staccati verso occidente ci sono i Monti di Alà, del Goceano, del Marghine e altri brevi catene. Nella parte meridionale dell’isola ci sono i Monti dell’Iglesiente e del Sulcis dove ci sono delle miniere di piombo e zinco. I monte più alti di questa catena sono il Monte Linas e il Caravius. Nella parte settentrionale ed orientale le coste sono rocciose, mentre nella parte occidentale e meridionale le coste sono basse e sabbiose e in parte paludose. Partendo da nord e spostandosi da Punta Falcone fino a Capo Comino la costa è molto frastagliata e ricca di insenature con delle piccole baie.

 


Splendida zona turistica di Arbatax

Qui si trova il Golfo d’Olbia. Da Capo Comino a Capo Carbonare la costa è quasi tutta lineare, ed è interrotta solo dal Golfo di Orosei.
Tra Capo Falconara e Capo Spartivento si apre il Golfo di Cagliari. Tutta la costa occidentale, da Capo Teulada a Capo d’Argentiera è molto più complessa. Il più grande golfo è quello di Oristano. La costa settentrionale presenta il tortuoso Golfo dell’Asinara e le larghe insenature, fino a Punta Falcone. Alle due estremità dell’isola troviamo delle piccole isole che stanno poco distanti dalla costa. Le principali sono: a nord l’Asinara, la Maddalena, Caprera, Molara e Tavolara; a sud San Pietro e Sant’Antiocco di origine vulcanica, che per un breve tratto è attaccata alla terraferma.

Paesaggio:
La Sardegna è una regione con un suo particolare e unico aspetto. Il panorama che vive queste zone può essere identificato nelle Dolomiti, oppure, le strade sembrano quelle della Spagna. Una cosa è certa: questa Regione ha mille volti sempre diversi l’uno dall’altro. La vegetazione è composta da distese d’erba e pietre, da querce da sughero, ulivi e palme, stagni popolati da fenicotteri, fino ad incrociare animali come cinghiali e cervi. Il territorio è prevalentemente montuoso e collinoso, dove si aprono larghissime valli verdi con tutte più svariate sfumature. Le poche aree pianeggianti sono circondate dalle colline. Rinchiuse da enormi blocchi di roccia, appaiono lunghissime spiagge di sabbia bianca e rosa.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:
Le bonifiche fatte ai terreni costieri pianeggianti, hanno permesso di sviluppare maggiormente le colture, ma il problema principale resta sempre la poca fertilità del terreno, che non permette di raccogliere prodotti in quantità maggiori. L’ulivo e la vite sono coltivati nelle zone collinose. La produzione di frumento, orzo e ortaggi vengono coltivati nella piana del Campidano. Notevole è la produzione di barbabietole e di arance. Tipico prodotto della Sardegna è la quercia da sughero, la quale è favorita dal terreno molto arido. L’allevamento degli ovini esiste fin dalle più antiche tradizioni. Molto prosperosa quindi è la produzione di formaggi, carne e lana. La pesca non ha mai interessato i Sardi sin dall’antichità. L’unica pesca sviluppata è quella del tonno, e delle aragoste. Nelle coste si pescano anguille e cefali. Molto importante è la pesca del corallo.

Industria - Turismo:

 


Nuraghe Santa Barbara a Macomer nel nuorese

Alcuni tra i più grandi complessi petrolchimici esistenti in Europa si trovano nella zona di Porto Torres in provincia di Sassari e nelle vicinanze di Cagliari. Modeste sono le produzioni manifatturiere della carta, dei formaggi, dei laminati in allumino e dei prodotti chimici. Abbastanza sviluppata è l’industria estrattiva, grazie ai giacimenti di zinco, piombo e carbone che la Sardegna ne è ricca nel sottosuolo. Con la costruzione dei laghi artificiali sui fiumi Tirso, Flumendosa e Coghinas la produzione dell’energia elettrica supera il fabbisogno regionale. Alcuni prodotti artigianali hanno ancora un certo peso economico.

Tra questi ricordiamo la produzione di tappeti e coperte di lana, ceramiche, ferro battuto e la lavorazione del corallo. Il turismo è molto sviluppato specialmente negli ultimi anni. Le bellezze dell’isola attirano molti turisti. Le località più frequentate sono la Costa Smeralda, la Baia di Alghero, il Golfo di Cagliari e la Gallura.

Posizione e Confine:
Posizionata nella parte settentrionale del Mare Mediterraneo, la Sardegna è bagnata a est dal Mare Tirreno e a ovest del Mare di Sardegna. A nord troviamo lo stretto delle Bocche di Bonifacio che la divide dalla Corsica, politicamente proprietà della Francia. Alcune isole più piccole si possono trovare a nord e a sud dell’isola.

Fiumi - Laghi:
I fiumi della Sardegna sono a carattere torrentizio. Il principale è il Tirso che sfocia nel Golfo di Oristano. Altri fiumi importanti sono il Coghinas, il Flumendosa e il Samassi o Flumini Mannu.

Clima:
Il clima è mite. Nelle zone costiere l’inverno è tiepido, mentre abbastanza rigido sulle montagne più alte. Il periodo estivo è caldo e secco. Le piogge sono scarse e si concentrano all’inizio della primavera e alla fine dell’autunno. Nel periodo invernale l’isola è colpita dal vento maestrale che è un vento occidentale molto violento.

Popolazione:
La popolazione si addensa nelle città e nei villaggi, lasciando in questo modo vaste zone deserte, dove le uniche forme di vita sono i pastori. L’unico capoluogo di provincia che supera i duecento mila abitanti è proprio Cagliari. Nei tempi, le malattie come la malaria, gli attacchi nemici dei pirati o di altre popolazioni, hanno spinto i Sardi a lasciare le coste e a inoltrarsi nelle zone collinari e montuose più riparate, preferendo il pascolo alla pesca come forma di sostentamento. Ecco perché i Sardi non hanno una tradizione marinara pur avendo tutta la regione confinante al mare. I Sardi sono sempre vissuti nelle loro comunità senza avere contatti con altre culture. Solamente negli ultimi cinquant’anni l’isolamento si è spezzato. Sono cambiati gli usi tradizionali e le condizioni sociali. Nei centri abitati costieri dove un tempo c’erano pianure malariche, oggi sorgono le più belle e famose località balneari esistemti al mondo con degli impianti turistici modernissimi.

Comunicazioni:
L’isola è collegata all’Italia grazie ai traghetti che fanno capo ai porti di Olbia, Porto Torres, Cagliari e Sant’Antiocco. La rete stradale è già molto efficiente, ma con il gran afflusso di turismo e lo sviluppo della città, si sta ampliando. La costruzione di una superstrada mette in collegamento Cagliari-Oristano-Sassari-Porto Torres e con le reti secondarie raggiunge anche i centri secondari più interni. La rete ferroviaria si limita a mettere in comunicazione i centri urbani più sviluppati: la conformazione del terreno ne ostacola la costruzione di altri tratti. Gli aeroporti più importanti sono quelli di Elmas vicino a Cagliari, Fertilia a pochi chilometri da Alghero e Venafiorita nei pressi di Olbia. 




내가 꿈꾸는 그곳의Photo이야기 



  1. Roma è la capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio; in virtù del suo status di capitale del paese, costituisce amministrativamente un ente territoriale speciale di livello comunale, disciplinato da una apposita legge. Per antonomasia, è definita l'Urbe e Città eterna. Con 2 863 624 abitanti è il comune più popoloso d'Italia e il quarto dell'Unione europea, mentre con 1 287,36 km² è il comune più esteso d'Italia e tra le maggiori capitali europee per ampiezza del territorio. Fondata secondo la tradizione il 21 aprile 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima grande metropoli dell'umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi, e del Regno d'Italia (dal 1871). Nel mondo artistico occidentale vanta una situazione di eminenza che si sviluppa quasi ininterrottamente dal 200 a.C. al 1700 avanzato. Il suo centro storico delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo[12] e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi, edificate per volere di papa Urbano VIII. Roma, cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo a ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati. [본문으로]
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